(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 lug. - Calano le spese per i
viaggi e per la cura personale, come estetista e parrucchiere, in
aumento invece quelle per la salute.
È la fotografia che fa l'Istat a proposito delle spese delle
famiglie nel 2010. Secondo l'istituto di statistica, "tra il 2009
e il 2010 diminuiscono le spese destinate agli altri beni e
servizi in tutte le ripartizioni: da 268 euro del 2009 a 253 euro
del 2010. In particolare, si contrae, anche a seguito della
minore percentuale di famiglie che acquistano tali prodotti, la
spesa per la cura personale (parrucchiere, barbiere, centri
estetici e simili), i viaggi, gli onorari dei professionisti,
l'assicurazione vita e le rendite vitalizie".
In diminuzione su tutto il territorio "appare poi la quota di
spesa per combustibili ed energia, aumentata nel 2009 a seguito
di una stagione invernale particolarmente lunga e rigida (5,2%
nel 2008, 5,5% nel 2009, 5,3% nel 2010). Il calo piu' marcato si
osserva per le spese associate al riscaldamento, in particolare
gas da rete e combustibili liquidi; un'evidente diminuzione si
osserva anche nelle spese sostenute per le utenze di energia
elettrica, a seguito della riduzione dei prezzi associati a
questo servizio". Ma si riduce anche "la quota di spesa per
arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa (dal 5,5% del
2008 e 2009 al 5,4% del 2010), soprattutto nel Nord: diminuiscono
sia la spesa per mobili e accessori di arredamento, sia quella
per i prodotti per la pulizia della casa". Salgono, di contro, le
spese per la salute, quindi "per visite mediche, dentista, esami
radiologici ed ecografici" che hanno determinato, in particolare
nel Centro-nord, "l'aumento della quota di spesa totale per
servizi sanitari, mentre sono le spese per televisore e
abbonamenti a radio, tv e internet (presumibilmente legate
all'evento calcistico dei mondiali) ad aver contribuito,
soprattutto nel Nord, all'aumento della quota per tempo libero e
cultura".
L'Istat rileva anche un aumento "della quota destinata
all'istruzione", e questo in tutte le aree geografiche, trainata
"dalle spese sostenute per tasse scolastiche, libri scolastici e
lezioni private, nonche' da quelle per l'alloggio e il
mantenimento di studenti fuori dal comune di residenza".
(Wel/ Dire)