(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 lug. - "Se avverranno i
provvedimenti annunciati nella manovra finanziaria, si rischia di
non poter continuare a garantire la migliore assistenza possibile
ai bambini". Il presidente della Federazione italiana medici
pediatri, Giuseppe Mele, scrive alle piu' alte cariche dello
Stato e invita il ministro Giulio Tremonti a confrontarsi sui
temi e sui costi dell'assistenza primaria, in vista del prossimo
Congresso nazionale , che si svolgera in autunno a Torino. Sotto
accusa "l'ulteriore rinvio di un anno degli adeguamenti
economici" che appare ai medici "iniquo e penalizzante".
"Rispetto ai dipendenti pubblici, - si legge - a cui i fattori di
produzione dell'attivita' sono forniti direttamente dallo Stato,
i pediatri di famiglia devono sostenere in proprio tutte le spese
relative ai fattori di produzione della stessa attivita'
convenzionata con i compensi riconosciuti dagli accordi
collettivi nazionali". "Il blocco degli adeguamenti per quattro
anni consecutivi esporra' dunque la categoria, oltre che al
sacrificio richiesto alla collettivita' in questo periodo di
difficolta' economiche, sacrificio a cui la pediatria non intende
sottrarsi, ad una penalizzazione ulteriore, conseguente al
continuo aumento dei costi e con il rischio che a pagare sia il
bambino" , scrive Meli che annuncia "lo stato di agitazione".
"Eventuali successive azioni di protesta - spiega - si pongono
l'obiettivo di convincere governo e regioni a proseguire il
processo di innovazione in un clima di collaborazione fra le
parti coinvolte, ponendo come principi prioritari il rispetto
dell'attivita' assistenziale dei medici e della loro dignita'
professionale". Da quil'invito al ministro al congresso di
Torino, "che sara' rifondativo della pediatria italiana".
(Wel/ Dire)