LO DICHIARA IL SEGRETARIO NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE, TROISE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 giu. - L'Anaao Assomed,
"viste le anticipazioni della manovra economica che il governo si
appresta a varare, proporra' a tutte le sigle sindacali della
dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa riunite
a Roma il prossimo 5 luglio la proclamazione dello stato di
agitazione per respingere l'ennesima minaccia alla sopravvivenza
del Servizio sanitario nazionale e pubblico ed al lavoro dei suoi
Dirigenti che garantisce il diritto alla salute dei cittadini".
Lo dichiara il Segretario Nazionale dell'Associazione, Costantino
Troise.
"Con cronometrica puntualita', infatti, il governo torna a
prendere di mira la categoria- spiega Troise-. Non soddisfatto di
avere, solo un anno fa, congelato le retribuzioni, bloccato il
contratto per un triennio, prosciugato i fondi contrattuali,
peggiorato i requisiti previdenziali, intenderebbe prolungare il
blocco contrattuale e retributivo fino al 2014 e tagliare le
retribuzioni superiori a 50.000 euro. Una tassa occulta imposta a
tutti i medici e ai dirigenti del Ssn, che del pubblico impiego
costituiscono la categoria piu' numerosa, con tagli lineari che
colpiscono alla cieca, interessati solo alla cassa e non alla
equita' e persino alla efficienza, senza rispetto per quantita',
qualita' e importanza sociale del lavoro svolto".
Per Troise si tratta di un film "gia' visto che carica sui soliti
noti, e solo su di loro, il risanamento dei conti pubblici.
Mentre l'eternizzato blocco del turn over costringera' a riposi
sempre piu' corti, a piu' straordinari e meno ferie, rubando ogni
speranza a 8mila medici precari di lungo corso. Un effetto
tsunami colpira' la sfera delle tutele, con la facile previsione
che se oggi solo 8 Regioni sono in grado di assicurare i Livelli
Essenziali di Assistenza, domani piu' nessuna sara' in grado di
erogare le prestazioni sanitarie necessarie a garantire il
diritto alla salute dei cittadini". Medici e dirigenti sanitari
del Ssn "non accettano il ruolo di bancomat di una politica
strabica, che ignorando rendite e posizioni di privilegio, e
continuando a rinviare la riduzione dei suoi costi ad un secondo
tempo, mortifica quelle categorie che con il loro lavoro,
strumentalmente denigrato, assicurano la sopravvivenza del
Welfare e la tutela del bene piu' prezioso per i cittadini".
(Wel/ Dire)