(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 giu. - Rumore, umidita',
qualita' dell'aria, freddo e sicurezza: un alloggio inadeguato
causa la morte di oltre 100 mila persone l'anno in Europa e
contribuisce all' insorgere di molte malattie, dal sistema
respiratorio, nervoso e cardiovascolare fino al cancro. La
denuncia arriva dall'Organizzazione mondiale della sanita' che
presenta i risultati di uno studio internazionale avviato nel
2005 e coordinato dal Centro Europeo Ambiente e Salute, a Bonn,
realizzato in collaborazione con la sede centrale e gli esperti e
le istituzioni europee. Il rapporto esamina i dati
sull'esposizione a fattori di rischio equantifica per la prima
volta gli effetti sulla salute.
Si muore per le basse temperature interne (12,8 morti ogni 100
mila abitanti all'anno) e per l'esposizione al radon (2-3 morti
ogni 100 mila). L'esposizione al fumo passivo provoca 7,3 morti e
l'uso di combustibili solidi come fonte di energia domestica,
senza un'adeguata ventilazione ,16,7 decessi per 100 mila bambini
e 1,1 ogni 100 mila adulti, ogni anno.
"La casa dovrebbe essere un luogo sicuro- ha spiegato
Zsuzsanna Jakab, direttore regionale Oms per l'Europa- Ma per
molti non lo e', specialmente per le persone vulnerabili che
trascorrono la maggior parte del loro tempo a casa, come i
bambini piccoli, anziani e persone con disabilita'", "Speriamo-
ha aggiunto- che queste nuove prove spingano governi e autorita'
locali a rivedere le politiche abitative per proteggere la salute
degli europei e ridurre le disuguaglianze sociali".
La maggior parte della case in Europa non e' adeguata secondo
l'Oms: i dati del 2009 gia' denunciavano che il 22% presentava
un'esposizione al rumore eccessivo, ma anche umidita' (16%) e
sovraffollamento (18%). Il 9% non era adeguatamente riscaldata in
inverno e il 3% mancava di un gabinetto coperto , bagno o doccia
(3%). E la situazione peggiora per le persone con basso reddito.
(Wel/ Dire)