LUNEDI' ERRANI E FAZIO INAUGURANO CENTRO PER STUDIO E PRODUZIONE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 giu. - L'Irst di Meldola (in
provincia di Forli'-Cesena) si arricchisce di un polo per lo
studio, la produzione e l'utilizzo di radiofarmaci. La nuova
struttura, all'avanguardia in Italia ed Europa, sara' inaugurata
lunedi' prossimo, 27 giugno, alla presenza del ministro della
Salute Ferruccio Fazio e del presidente della Regione
Emilia-Romagna Vasco Errani. Il polo ha sede in una nuova ala
dell'Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei
tumori destinata all'Officina Radiofarmaceutica Gmp, alla
Medicina nucleare e alla Medicina radiometabolica. Unico in
Italia, diventera' uno dei principali centri nazionali ed europei
totalmente dedicati alla produzione, utilizzo e sviluppo di
radiofarmaci, ovvero, come spiega l'Irst in una nota, "quei
farmaci che -associando le caratteristiche degli isotopi
radioattivi a quelle di alcune specifiche molecole- permettono
diagnosi estremamente accurate ed efficaci terapie antitumorali".
Il polo di Meldola, realizzato grazie ad un investimento
complessivo di 6,7 milioni di euro, si estende su una superficie
di circa 1.700 metri quadri e comprende quattro aree: il
laboratorio per la produzione di radiofarmaci; la farmacia per la
preparazione automatizzata delle terapie chemioterapiche; la
divisione destinata al servizio di diagnostica con tomografo
Pet/Ct e le camere d'infusione delle terapie radiometaboliche per
la cura di tumori rari quali neuroendocrini e cerebrali.
Motore della nuova struttura Irst e' il laboratorio di
fabbricazione degli isotopi radioattivi, progettato e gestito da
Aaa (Advanced accelerator applications), gruppo biotech italiano
leader nella produzione e commercializzazione di radio-farmaci
terapeutici e diagnostici. All'interno del laboratorio (in una
stanza bunker, protetta da mura in calcestruzzo spesse due metri)
e' posizionato il ciclotrone, il macchinario utilizzato per
produrre, in totale sicurezza per l'ambiente e le persone, i
radioisotopi a breve emivita (meno di due ore) come il Fluoro18,
"materia prima" alla base dei radiofarmaci. Una volta
sintetizzato, grazie a sistemi chiusi automatizzati, l'isotopo
sara' legato a molecole altamente selettive per le cellule
tumorali. Il radiofarmaco ottenuto, sottoposto a rigidi controlli
di qualita', sara' poi trasferito alle aree superiori della
Medicina Nucleare Irst per essere utilizzato da subito nei
pazienti che devono eseguire un esame Pet/Ct. "Il brevissimo
ciclo di produzione-utilizzo del polo consentira' di sfruttare
appieno le enormi potenzialita' di questi farmaci", sottolinea
l'istituto di ricerca romagnolo.
Il Servizio di Medicina nucleare diagnostica dell'Irst, una
volta completato il suo assetto definitivo, consentira' di
erogare prestazioni non solo ai pazienti dell'area vasta Romagna,
ma anche a residenti di tutta l'Emilia-Romagna e anche di altre
regioni, eseguendo oltre 2.000 prestazioni annue.
Il laboratorio di Meldola ha poi una caratteristica peculiare:
quella di poter fabbricare radiofarmaci utilizzabili per fini
terapeutici. Si tratta di farmaci cosiddetti "intelligenti"
perche' in grado di riconoscere cellule tumorali e veicolarne
all'interno sostanze radioattive utili a distruggerle. "Il poter
combinare una radio-farmacia e un centro clinico in un'unica sede
fara' si' che si possano offrire possibilita' di cura innovative
a un crescente numero di pazienti- conclude la nota- gia' oggi
provenienti da tutta Italia e da altri paesi della Comunita'
europea".
(WEl/ Dire)