RICERCA, SCLEROSI, FARMACI INNOVATIVI MA NON PER TUTTI
APPENA IL 9% DEI PAZIENTI VIENE TRATTATO CON LE MIGLIORI CURE
In Italia sono circa 61mila le persone affette da Sclerosi
Multipla. Nonostante questa malattia sia un'area terapeutica in
cui la ricerca clinica ha prodotto incoraggianti progressi
scientifici, l'accesso alle terapie innovative - importante
alternativa per migliorare la salute e la qualita' della vita dei
pazienti - appare disomogeneo sul territorio nazionale.
Complessivamente, appena il 9% dei pazienti in cura per la
sclerosi multipla viene trattato con i farmaci piu' innovativi.
Il dato e' stato presentato da Federico Spandonaro, responsabile
CEIS Sanita', Universita' di Roma Tor Vergata, in occasione
dell'incontro 'Accesso sostenibile all'innovazione: un confronto
sulla Sclerosi Multipla', promosso dall'Osservatorio Sanita' e
Salute, con il supporto di Biogen Dompe' ed il patrocino del
Ministero della Salute, dell'Associazione Italiana Sclerosi
Multipla e della Societa' Italiana di Neurologia. Questa
percentuale subisce importanti variazioni a seconda delle
regioni, andando da un 4,7% della Campania ad un valore superiore
al 7% nelle Marche ed in Sicilia. Tra le ragioni che stanno alla
base di tale fenomeno c'e' sicuramente la difficolta' di
riconoscere l'innovazione. Basti pensare che "il primo anticorpo
monoclonale per la sclerosi multipla ha segnato un ritardo che, a
seconda delle regioni, e' stato di 2 fino a 12 mesi".
(Wel/ Dire)
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