(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 giu. - Dalle mani articolate
ai sistemi di escoscheletro, il Centro Protesi Inail di Vigorso
di Budrio festeggia i primi 50 anni di vita pensando al futuro.
Il lavoro sulle tecnologie all'avanguardia nel campo degli ausili
non si ferma, anzi si pone nuovi traguardi: le nuove prospettive
saranno presentate il prossimo ottobre a Bologna in un grande
convegno scientifico. Nel frattempo il centro festeggia i propri
dipendenti (oltre 300), con una convention in programma stasera.
"La bravura delle persone che lavorano qui - spiega il dottor
Enrico Lanzone, direttore del centro - oggi e' testimoniata una
volta di piu' dalla visita di una delegazione del governo cinese.
Anche un paese di un miliardo e mezzo di abitanti guarda a
Vigorso come a un modello". L'incontro e' stato organizzato da
Unindustria Bologna, promotore del progetto Italia-Cina Baco
(Building a common objective) per la promozione delle aziende del
settore protesico e riabilitativo e la conoscenza dei centri di
cura italiani. Oltre al Centro di Vigorso, la delegazione
visitera' gli istituti ortopedici Rizzoli di Bologna e il Centro
di riabilitazione di Montecatone.
Il Centro protesi pero' non e' solo tecnologia. "Il nostro
segreto e' il rapporto che si crea con gli utenti - continua
Lanzone -: a seguirli c'e' un'equipe multidisciplinare che va dei
tecnici ortopedici agli psicologi, e questo permette di stabilire
un legame nel tempo, che prosegue anche dopo il loro ritorno a
casa". Un rapporto che, spiega il direttore, diversi centri
europei hanno chiesto di poter indagare. Non a caso la convention
"Noi centro protesi" e' aperta anche agli ospiti in degenza. La
serata iniziera' con la cerimonia di intitolazione dell'Aula
didattica al Tecnico Ortopedico Franco Ferri, una delle storiche
figure professionali del centro, tanto da ottenere per il suo
impegno anche la qualifica di Cavaliere del lavoro.
Per ricordare i suoi primi 50 anni, il centro ha allestito anche
la mostra "Come eravamo: immagini dal passato" dedicata agli
inizi della storia della struttura. Una storia fatta di un mix
fra tecnologia e umanita', che oggi permette allo staff del
centro "di essere fra i primi a sperimentare tecnologie
innovative, come le mani articolate e i sistemi di esoscheletro",
spiega il direttore Lanzone. Oggi a Vigorso si festeggia, ma
soprattutto "si pensa ai prossimi 50 anni".
(Wel/ Dire)