HANNO UN'ETA' MEDIA CHE SUPERA I 50 ANNI (58% DEI CASI)
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 giu. - Il 70% dei
"caregiver", coloro che prestano assistenza ai pazienti in coma,
sono donne, hanno un'eta' media che supera i 50 anni (58% dei
casi). Nella maggior parte dei casi, per prendersi cura dei
propri cari hanno ridotto tutte le attivita' del tempo libero
rispetto a prima dell'incidente che ha colpito il loro congiunto.
Il progetto di ricerca "Funzionamento e disabilita' negli stati
vegetativi e negli stati di minima coscienza" presentato oggi a
Milano (vedi lancio precedente) ha preso in esame anche un
campione di 487 "caregiver". "Per quanto riguarda l'assistenza
agli adulti -spiega Matilde Leonardi - e' importante sottolineare
che il 49% lavora, il 24% e' pensionato e il 23% casalingo".
Per quanto riguarda l'impegno temporale profuso da ciascun
caregiver per la cura dei pazienti adulti il 55.5% ha dichiarato
di dedicarsi piu' di tre ore al giorno. Tra questi, il 22% dedica
a questa mansione tra le quattro e le sei ore al giorno, il 12%
piu' di sei ore. Per quanto riguarda l'assistenza ai minori,
invece, la maggior parte dei "caregiver" dichiara di prestare
assistenza continua, 24 ore al giorno. "Il 29% dichiara di
dedicarsi alla cura del paziente perche' si sente il piu' adatto
a farlo, il 14% perche' non c'e' nessun altro", spiega Matilde
Leonardi. Nel 37% dei casi hanno indicato "altre motivazioni" e
molti hanno risposto che si occupano del loro caro per amore.
Il Progetto della Fondazione Besta ha infine raccolto i dati di
1243 operatori socio-sanitari presenti nelle strutture italiane
partecipanti. Il campione era costituito da diverse figure
professionali (infermieri professionali, assistenti sanitari,
terapisti della riabilitazione e medici) e per il 74% formato da
donne, per il 90% di nazionalita' italiana. Le analisi hanno di
fatto riscontrato che diverse figure professionali coinvolte
nella cura dei pazienti con disturbi della coscienza, riportano
un impatto e uno stress lavorativo che varia a seconda delle
differenze professionali ed e' maggiore per gli infermieri. Nel
2011 il follow-up del campione degli oltre 600 pazienti in questo
progetto si svolgera' in collaborazione con tutti i 78 Centri
italiani nell'ambito del nuovo progetto nazionale "Precious".
ricerca biennale finanziata dal Ministero della Salute attraverso
il CCM e coordinata dalla Regione Emilia-Romagna.
(Wel/ Dire)