SULLA SCELTA INFLUISCONO AMICI DONATORI E CONSUETUDINE FAMILIARE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 giu. - Tra gli altri dati
emersi dalla ricerca Censis-Fidas diffusi nella Giornata mondiale
del donatore di sangue, risulta che fra le ragioni che inducono
alla prima donazione, al di la' dell'altruismo, prevale la
possibilita' di tenere sotto controllo il proprio stato di salute
(60,3% del campione), seguita dall'avere amici che donano
regolarmente (42,8%) e dalla consuetudine familiare (per il
32,8%). "Le ragioni che muovono qualcuno a salvare la vita di una
persona totalmente sconosciuta, sono le piu' disparate e
indefinite" dice il presidente Fidas Aldo Ozino Caligaris. Molti
studenti donano perche' questo permette l'accumulo di crediti
formativi, e molti altri esempi si potrebbero fare. Quello che
vorrei che fosse pienamente compreso dalla popolazione e' che
donare sangue non e' un semplice gesto di altruismo o
'beneficienza'. Donare sangue significa 'salvare la vita' di
qualcuno. I talassemici o i dializzati sono soggetti che vivono
grazie ai donatori e che altrimenti non riuscirebbero a
sopravvivere. A questo pochi fanno caso. L'istituzione della
Giornata mondiale del donatore di sangue rappresenta un sentito
ringraziamento ai donatori per il loro impegno continuo e la loro
immensa generosita'. Inoltre e' un momento importante che
permette di promuovere la cultura del dono per far avvicinare
tanti a questo gesto gratuito, anonimo e volontario".
(Wel/ Dire)