(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 giu. - "E' stato proclamato
dal Consiglio dei ministri di oggi, su mia proposta, lo stato di
emergenza fitosanitaria. Il provvedimento riguarda patologie
causate da una serie di parassiti che stanno mettendo a dura
prova alcune nostre produzioni agricole. Lo stato di emergenza si
e' reso necessario per promuovere un coordinamento e un
potenziamento della lotta contro questi agenti patogeni che hanno
causato rilevanti danni alle nostre produzioni agricole,
all'ambiente e al paesaggio della nostra penisola". Con queste
parole il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e
Forestali, Saverio Romano, ha commentato l'approvazione in
Consiglio dei ministri dello stato di emergenza fitosanitario per
i danni provocati dai seguenti agenti patogeni: Anoplophora
chinensis glabripennis, Rynchophorus ferrogineus (Oliver),
Paysandisia archon, thaumetopoea pityocampa, megaplatypus
mutatus, matsucoccus feytaudi, tetranychus evansi,
bursaphelenchus xylophilus. I danni provocati dalla
diffusione dei parassiti possono essere ingenti e di diversa
natura. Alcune specie di insetti, acari, nematodi e microrganismi
patogeni introdotti accidentalmente nel nostro Paese da altre
aree geografiche con il trasporto di mezzi e persone, non solo si
sono acclimatati e diffusi con rapidita', ma hanno anche causato
in anni gravi danni per le colture agrarie, gli ecosistemi
forestali e il verde urbano, con pesanti ripercussioni, sia
economiche che paesaggistiche. Nel caso delle palme, ad esempio
(colpite dal punteruolo rosso), la forte diffusione dell'insetto
sta portando ad un cambiamento del paesaggio in tutte le regioni
interessate.
Un altro insetto particolarmente dannoso e' il tarlo asiatico
(Anoplophora chinensis), che si sta diffondendo in alcuni comuni
della Lombardia, del Lazio e del Veneto, colpendo diverse piante
forestali come aceri, faggi, platani e pioppi, ma che potrebbe
presto interessare anche molte altre specie, tra cui varie piante
da frutto dei generi prunus, malus e citrus. Le piante colpite
diventano anche un rischio per l'incolumita' pubblica in quanto
le larve degli insetti scavano profonde gallerie all'interno
della pianta non visibili dall'esterno che possono provocare la
loro caduta senza alcun preavviso.
Tali piante sono rilevabili perlopiu' in ambienti pubblici
come parchi, giardini e boschi. Senza considerare i danni
provocati direttamente agli agricoltori a causa della perdita
delle produzioni, dell'obbligo di distruzione delle piante
infette, e le perdite dirette dovute al possibile blocco delle
esportazioni di produzioni agroalimentari. Per questi motivi, si
ritiene ormai indifferibile ed urgente un intervento, anche con
strumenti straordinari, per il contenimento del rischio
fitosanitario legato alla diffusione di alcuni organismi nocivi
che potrebbero avere conseguenze anche per la salute umana e per
gli aspetti ambientali-paesaggistici.
Non di poco conto e' poi la procedura di infrazione avviata
nei confronti del nostro Paese dall'Unione europea a causa dei
"numerosi gravi inadempimenti da parte dell'Italia degli obblighi
imposti dalla legislazione comunitaria vigente in materia
fitosanitaria" (procedura C(2009)0911 del 19 febbraio 2009,
rubricata con numero 2008/2030).
(Wel/ Dire)