SALUTE. IN ITALIA 71 MILA VITE IN FUMO, E NON VA PIU' DI MODA
LO STATO INCASSA 10,48 MILIARDI MA NE SPENDE 7,5
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 giu. - Il Rapporto sul fumo
in Italia 2011 pubblica anche i dati sulla mortalita' di tabacco
in Italia e sulle malattie tabacco.correlate.
Il confronto e' nel decennio 2000-2010. Nel 2000 nel nostro Paese
si sono registrate 560.121 decessi, di cui 79.536 attribuiti al
fumo (14%). Nel 2010 la percentuale e' scesa al 12,5%, frutto di
71.445 morti attribuite al fumo su un totale di 569.399 decessi
totali.
Quanto all'impatto clinico e alle patologie correlate, va detto
che dei 70 mila (15%) dei 560 mila decessi registrati ogni anno
in Italia, 40 mila sono per neoplasia polmonare e Bpco
(Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), 10 mila per altri tumori
legati al tabacco, 15-20 mila per malattie cardiovascolari, 5
mila per altre malattie.
Come detto, il bilancio del 2010 parla di 71.445 morti. E l'altro
bilancio, quello economico? Il 2010 ha fatto registrare entrate,
frutto di accise sul tabacco, per 10,48 miliardi di euro e uscite
per 7,5 miliardi di euro, consistenti ovviamente nelle spese
sanitarie. I freddi numeri parlano dunque di un bilancio in
"attivo" per quasi 3 miliardi di euro (per la precisione 2,98).
IL FUMO NON E' GIOVANE - In Italia fumare una sigaretta non
sembra essere piu' una moda diffusa tra i giovani e neanche tra i
giovanissimi. Oggi, in occasione della Giornata mondiale
antifumo, infatti, l'Osservatorio 'Fumo, alcol e droga'
dell'Istituto superiore di sanita' (Iss) ha diffuso i dati
contenuti nel Rapporto nazionale 2011. Da questi risulta che
"l'80,2% dei giovani tra 15-24 anni non ha mai fumato. È la
percentuale nettamente maggiore rispetto a tutte le altre fasce
di eta'". E non solo, altro dato evidenziato e' il consumo delle
sigarette, visto che "il 72,8% dei giovani fumatori tra 15-24
anni comunque fuma meno di 15 sigarette al giorno".
Quello che rende merito ai giovani, sempre nella fascia
compresa tra i 15 e i 24 anni, e' che "rappresentano l'unica
fascia di eta' in cui il numero dei fumatori e' diminuito tra il
2010 e il 2011 (dal 21,9% al 18,8%)". Evidentemente le varie
campagne antifumo che hanno coinvolto anche le scuole hanno dato
i loro frutti se e' vero che "la percentuale dei fumatori che
hanno iniziato prima dei 15 anni e' diminuita costantemente negli
ultimi tre anni". Si va, infatti, "dal 19,8% del 2009 al 17,8%
del 2010 per chiudere con il 15,7% del 2011".
(Wel/ Dire)
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