(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 gen. - Il progetto di
miglioramento dell'assistenza in favore dei pazienti con gravi
disabilita' presso il Policlinico 'Paolo Giaccone' di Palermo e'
stato presentato in anteprima dal direttore sanitario Claudio
Scaglione, nel corso del convegno su "Vivere oltre la
disabilita': aspetti e aspettative" svoltosi sabato scorso a
palazzo Jung a Palermo.
Secondo il progetto "Ancora", che e' ancora in corso di
realizzazione ed avra' una sua presentazione ufficiale fra poco
meno di due mesi, anche il disabile grave non collaborante che
giunge al pronto soccorso verra' seguito in tempi brevi da
personale adeguatamente specializzato.
Uno dei grandi problemi, infatti, che da sempre, riguardano
principalmente le persone con disabilita' e le loro famiglie e'
quella di potere accedere facilmente a strutture sanitarie in
grado di dare risposte adeguate di diagnostica clinica e di
orientamento terapeutico. Da qui la necessita' di realizzare
percorsi privilegiati di accesso all'assistenza sanitaria, in
particolare per quanto riguarda le prestazioni specialistiche e
di ricovero di disabili gravi non collaboranti.
"Il Policlinico di Palermo sta cercando di rispondere a quella
che e' un'esigenza diffusa delle famiglie dei disabili non
collaboranti - afferma Claudio Scaglione, direttore sanitario del
Policlinico di Palermo -. Sappiamo, infatti, che soprattutto per
le disabilita' neuro-psichiche nasce la necessita' di potere dare
risposte sanitarie adeguate ai bisogni del momento. L'idea della
corsia 'dedicata' ai pazienti non collaboranti e' nata
soprattutto per la sollecitazione di alcune associazioni
cittadine. Avremo anche una sala operatoria dedicata alle persone
con deficit psico-motorio che richiedono una presa in carico
totale con l'intervento di figure professionali specializzate.
L'intenzione e' quella di andare oltre le prestazioni
sanitarie programmate, allargando i servizi dedicati ai disabili
non collaboranti anche per chi giunge al pronto soccorso".
La sollecitazione ad intervenire in questa direzione e'
avvenuta, soprattutto da Rossella Proietti presidente dell'Avofid
(Associazione volontari famiglie italiane disabili) che, piu'
volte, aveva lamentato pubblicamente la mancanza di servizi
sanitari adeguati per il disabile psico-fisico grave. "Siamo
disperati, i disabili non collaboranti nei pronto soccorso degli
ospedali non possono essere presi a carico totalmente - aveva
denunciato tempo addietro proprio Rossella Proietti - per
mancanza di un personale medico formato e coordinato per
intervenire e capire tempestivamente di cosa si tratta".
La stesura del progetto e' anche, infatti, il risultato di
alcuni incontri che la presidente dell'Avofid ha avuto, in
quest'ultimo periodo, con i medici della direzione sanitaria del
Policlinico palermitano. "Il progetto nasce dallo stimolo e dalla
forte richiesta avvenuta da parte dell'associazione AVoFid -
aggiunge Rosi Licata dell'Urp del Policlinico -, ed e' improntato
ad un miglioramento reale dell'offerta sanitaria nei confronti
dei soggetti affetti da grave deficit psico-motorio. Poiche',
attualmente, non esiste alcuna procedura d'urgenza nel momento in
cui un disabile non collaborante giunge al pronto soccorso,
l'intenzione e' quella di istituire proprio un gruppo di lavoro
apposito, composto da medici specializzati, che rispondano e
interpretino i malesseri piu' o meno gravi dei disabili
psico-fisici non collaboranti". (www.redattoresociale.it)
(Wel/ Dire)