(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 31 gen. - Nelle prime tre
settimane del 2011 sono state sequestrate 14,8 tonnellate di
cocaina di elevata purezza in tutto il mondo ed e' possibile che
di questo passo i sequestri di cocaina possano superare le 650
tonnellate alla fine dell'anno. È quanto riporta il primo dato
sui sequestri internazionali di cocaina pubblicato dal neonato
sito internet Narcoleaks (http://www.narcoleaks.org/), progetto
nato da un'idea di un gruppo di giornalisti e ricercatori
italiani in collaborazione con l'agenzia di stampa Redattore
Sociale, con la direzione scientifica di Sandro Donati autore di
diverse ricerche sulla produzione e sui traffici di cocaina per
l'associazione Libera.
Il dato e' ricavato da una rassegna stampa internazionale e
quotidiana dei sequestri al 21 gennaio 2011, verra' aggiornato
ogni settimana e presentera' tra l'altro anche una proiezione dei
sequestri per l'anno 2011 realizzata sulla base dei dati raccolti
lungo l'anno e sugli studi realizzati da Donati sui trend dei
sequestri di cocaina internazionali.
Lo scopo del progetto e' quello di lanciare ancora una volta
l'allarme sulle stime ufficiali della produzione mondiale di
cocaina. Il dato totale dei sequestri di cocaina realizzati in
tutto il mondo, infatti, gia' negli anni scorsi ha raggiunto
prossime alla produzione stimata dalle Nazioni unite, superando
invece quella fornita dal Dipartimento di stato americano. Ad
oggi, pero', tali denunce non hanno prodotto nessun cambio di
rotta da parte delle fonti istituzionali. Narcoleaks lungo tutto
il 2011 manterra' sul proprio sito internet un confronto tra il
totale dei sequestri di cocaina pura alla data indicata ricavata
da una rassegna quotidiana internazionale su oltre un centinaio
di fonti (dato che nel corso e alla fine dell'anno sara'
integrato con i dati ufficiali dei sequestri forniti dai Paesi
maggiormente coinvolti nella produzione e nel traffico di
cocaina), la proiezione del totale sequestrato per il 2011
(calcolata sul trend di sequestri registrati dallo studio di
Sandro Donati del 2009 per l'associazione Libera e delle
possibili correzioni apportate dai dati ufficiali), il dato della
produzione mondiale secondo le stime ufficiali Dipartimento di
Stato americano ed infine l'ultima stima fornita dall'Unodc,
United nations office on drugs and crime delle Nazioni unite nel
rapporto World Drug Report 2010 su cui occorre fare una
precisazione. Nel Report 2010, l'Unodc ha pubblicato una stima
approssimativa della produzione mondiale (842-1.111 tonnellate),
ma successivamente ha formulato stime distinte della produzione
della Colombia (410 t), del Peru' (350 t) e della Bolivia
(100-110 t) per un totale mondiale di 860-870 tonnellate.
L'Unodc, inoltre, ha spesso modificato e corretto le stime
fornite in passato giustificando tale variazione con una errata
valutazione del rendimento delle foglie di coca.
Le critiche ai dati ufficiali non sono nuove. L'ultimo studio
che ha messo fortemente in discussione i dati ufficiali e' quello
realizzato da Xavier Raufer, direttore del Dipartimento di
ricerca sulle minacce criminali contemporanee presso
l'universita' Parigi II in un dossier pubblicato sull'ultimo
numero della rivista francese "Se'curite' Globale", dedicata alle
questioni di sicurezza interna e internazionale. Nel dossier,
Raufer mette a confronto le cifre raccolte dagli organismi
statunitensi con quelle elaborate dall'Unodc, ed infine confronta
tutto con le rilevazioni fatte da Donati. "Che cosa sappiamo
esattamente della produzione e del traffico di cocaina a livello
mondiale? Beh, non molto - spiega Raufer -, e le cifre fornite
dal governo degli Stati Uniti e dall'Unodc sono piuttosto
confuse, talvolta anche "politicizzate". Importanti elementi
raccolti sul campo e prodotti dalla ricerca scientifica
permettono di pensare che la produzione di cocaina e'
probabilmente piu' importante di quanto possiamo immaginare dalla
lettura dei dati pubblicati". Un traffico, spiega Raufer, che
produce un volume d'affari che sfiora i 300 miliardi di euro
l'anno. "E' sorprendente che i dati riguardanti una droga cosi'
pericolosa in termini di salute pubblica debbano essere trattati
con tale leggerezza - aggiunge Raufer -. Come reagirebbero i
cittadini europei se non si sapessero quantificare i malati di
Aids, o i disoccupati?".
Il dato piu' eclatante riportato dal dossier, infatti,
riguarda la differenza tra la produzione mondiale di cocaina per
il 2008 e i sequestri. Secondo le Nazioni unite la produzione
stimata e' di 845 tonnellate in tutto il mondo, successivamente
corretto nell'ultimo rapporto Unodc in 865 tonnellate, mentre
secondo le rilevazioni di Donati, i sequestri per lo stesso
periodo si aggirano intorno ad una cifra 'prudenziale' di circa
800 tonnellate. Una situazione a dir poco paradossale, poiche'
con questi numeri per le strade del mondo non dovrebbe circolare
altro che qualche grammo di cocaina.
(www.redattoresociale.it)
(Wel/ Dire)