"UNICA SOLUZIONE E' NON TAGLIARE E ASSUMERE PERSONALE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 gen. - "Bed-manager,
dimissioni di mattina e festivi, blocco della chirurgia maggiore,
riduzione dei ricoveri in elezione, letti nei corridoi, pagamento
di ambulanze private in caso di blocco del 118 nei Pronto
soccorso: sono queste, nero su bianco, le misure assunte dalla
presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, per contrastare
il sovraffollamento dei Pronto Soccorso nel periodo di massimo
picco influenzale. Usb Sanita' giudica questo 'Piano d'emergenza'
inutile, dannoso e ridicolo". Lo afferma, in una nota, l'Unione
sindacale di base (Usb).
"Inutile perche' le misure messe in atto sono le stesse gia'
utilizzate negli anni passati senza aver prodotto alcun
risultato- continua la nota- Pertanto non si capisce perche'
dovrebbero funzionare adesso, dopo l'ulteriore taglio di posti
letto e le chiusure di pronto soccorso, con gli stessi manager
confermati e riciclati al comando delle Asl e aziende
ospedaliere. E' poi dannoso per i cittadini, che si vedranno
costretti a sottostare ad ulteriori attese per interventi di
elezione, gia' ridotti all'osso, nei quali spesso la
tempestivita' incide sulla prognosi, od obbligati a ricoveri nei
corridoi dei reparti, come 20 anni fa. Infine, e' ridicolo
imporre in maniera autoritaria il taglio di 11 pronto soccorso,
24 ospedali e 2.865 posti letto esclusivamente a carico della
sanita' pubblica del Lazio, in nome di un mai dimostrato
risparmio, il quale viene comunque azzerato dalle continue e
costose misure emergenziali, necessarie a ridurre gli effetti di
un piano sbagliato e ingiusto".
Secondo Usb "Polverini ha solo due possibilita' a sua
disposizione: o rivedere completamente il piano di
riorganizzazione della sanita', rinunciando a tagli e chiusure e
assumendo personale, oppure emanare una direttiva che vieti ai
cittadini del Lazio di ammalarsi".
(Wel/ Dire)