(DIRE - Notiziario Sanita') Ravenna, 24 gen. - "La medicina non
e' una scienza esatta", lo riconosce anche il direttore generale
dell'Ausl di Ravenna, Tiziano Carradori. Ed e' per questo che
molti pazienti, soprattutto coloro che si imbattono in patologie
gravi, spesso si rivolgono (di tasca propria) a un secondo
specialista per avere un altro parere. Il punto e' che "puo'
farlo soltanto chi ha una disponibilita' economica di un certo
tipo- come osserva Carradori- ma per una questione di equita', e'
giusto dare questa opportunita' a tutti i pazienti".
Per questo, l'Ausl di Ravenna ha deciso di offrire la
possibilita' di avere un secondo consulto presso una serie di
medici specialisti dell'Emilia-Romagna, facendosi carico della
spesa della visita (la tariffa di riferimento e' di 60 euro
l'ora).
"E' un'opportunita' che sara' data a qualunque cittadino in
trattamento presso la nostra struttura, per determinate
patologie", spiega il direttore, mettendo in chiaro che, a
dispetto di quanto possa sembrare a prima vista, "questa scelta
e' una grande prova di fiducia nelle capacita' dei nostri
medici". Ravenna, spiega Carradori, "non ha inventato niente".
Ma in realta', per trovare un'Azienda sanitaria che finanzi la
'second opinion' bisogna andare fin nel Canton Ticino. Bianca
Caruso, direttore dell'Assistenza ospedaliera dell'Ausl di
Ravenna, ricorda come quella dello scambio della casistica (e
della richiesta di un altro parere) sia in realta' una prassi
gia' consolidata tra gli stessi medici.
Tant'e' che gli stessi specialisti che l'Ausl ravennate
propone per i secondi consulti sono stati indicati dagli stessi
medici. "Li abbiamo contattati perche' sono bravi", sottolinea
Caruso. Spesso, infatti, si tratta di medici di istituti di cura
prestigiosi come il Rizzoli di Bologna.
Tra le varie patologie che danno diritto a chiedere
gratuitamente un secondo parere ci sono quelle neoplastiche, le
neurolesioni, il tumore alla mammella e al colon-retto, i
sarcomi, l'autismo e le patologie psichiatriche. Le patologie
oncologiche, in particolare, sono quelle per le quali "ormai il
secondo parere, per il paziente, e' prassi", come fa sapere il
primario di Oncologia dell'Ospedale di Ravenna, Giorgio Cruciani.
A partire da adesso, Ravenna dara' la possibilita' a qualunque
cittadino di ottenerlo senza doverlo pagare.
(Wel/ Dire)