(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 gen. - Una donna di 50 anni
si sarebbe sottoposta a un'operazione per donare il rene al
fratello lo scorso 26 novembre e dopo una settimana sarebbe
tornata a casa con la prescrizione di rimanere ½a risposo per
circa due mesi, astenendosi dagli sforzi fisici».
Ma nonostante la sua malattia fosse stata documentata da
certificazione medica, rilasciata al datore di lavoro, sembra che
questo non sia bastato.
L'ultimo contratto con l'agenzia interinale le scadeva il 31
dicembre: era il quarto, ognuno di tre mesi.
La donna si occupava di assistere un'anziana. Ebbene quando il 3
gennaio ha chiamato per chiedere il rinnovo del contratto per
altri tre mesi, spiegando che doveva farsi secondo i medici
ancora quindici-venti giorni di malattia, le e' stato
successivamente comunicato il licenziamento:
½Con una telefonata mi hanno semplicemente detto che non c'era
piu' bisogno di me dopo che ormai da piu' di un anno lavoravo per
loro. Se altre mie colleghe rimanessero incinte, a loro
toccherebbe la mia stessa sorte», queste le parole della donna.
(Wel/ Dire)