(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 gen. - Ci sono in Italia
emoderivati (cioe' prodotti farmaceutici ricavati del sangue,
usati nelle trasfusioni) che sono a rischio salute per i
cittadini. Lo comunica l'Aifa, chiedendo il ritiro di tutti i
prodotti della societa' Kedrion Spa, che nel settore e'
monopolista.
Tutto inizia alla fine del 2010, quando la societa' farmaceutica
chiede l'autorizzazione a commercializzare alcuni emoderivati,
mostrando alcuni documenti - finora tenuti nascosti - dai quali
risulta che il sangue usato come materia prima non e'
controllato. L'unico esame che viene effettuato e' quello per
l'epatite C, ma non per l'Aids, per esempio, o per altre
malattie. Per questo sono prodotti pericolosi che possono
trasmettere malattie e che quindi, secondo l'Aifa (Agenzia
italiana del farmaco) va ritirato immediatamente dal mercato.
A questa protesta risponde Enrico Garaci, presidente
dell'Istituto Superiore di Sanita', che dice che non e' un
problema, perche' il rischio e' minimo (da 0,1 a 1 caso ogni
milione di sacche di sangue) e sarebbero maggiori i rischi nel
ritirare i prodotti della Kedrion, dato che, essendo monopolista,
si lascerebbero gli ospedali senza un importante supporto medico.
Casualmente, e' la stessa posizione della societa' farmaceutica.
Per risolvere la questione e' intervenuto il governo, con il
Ministro della Salute Ferruccio Fazio che ha incaricato il Centro
Superiore di Sanita' di dirimere la questione. Un giudizio che
difficilmente sara' imparziale: il presidente del CSS e' Garaci,
presidente anche dell'ISS.
(Wel/ Dire)