GENE ERAP1 MANIPOLATO CREA RIGETTO SISTEMA IMMUNITARIO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 gen. - Uno studio italiano
appena pubblicato sulla rivista scientifica 'Cancer Research',
organo ufficiale dell'associazione americana per la ricerca sul
cancro, dimostra che "per i linfomi, alcuni tumori del sangue, e'
possibile ottenere, nel topo, una cura eliminando (inattivando)
un gene chiamato Erap1".
La manipolazione di questo gene consente di "attivare un
potente e finora inesplorato meccanismo di rigetto da parte del
sistema immunitario". Questa scoperta potrebbe aprire nuovi
importanti scenari terapeutici anche nell'uomo. La ricerca e'
stata condotta da due equipe di ricercatori del dipartimento di
oncoematologia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu' e
dell'istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma.
In particolare, i ricercatori, hanno sottolineato che "per la
prima volta siamo riusciti ad ottenere un'efficace interazione
fra i due tipi di cellule del sistema immune deputate
all'attivita' antitumorale (i linfociti T citotossici e le
cellule Natural Killer) e questo e' stato possibile inibendo le
cellule tumorali dell'espressione di un gene chiamato Erap1.
Fisiologicamente, il compito dei linfociti T e delle cellule
Natural Killer e' di eliminare le cellule alterate del nostro
organismo, ma molti tumori riescono, purtroppo, a ingannare sia
gli uni che le altre, evadendo cosi' la sorveglianza immune.
Invece- concludono i ricercatori- inattivando Erap1, siamo
riusciti, per la prima volta, a innescare una cascata di eventi
virtuosi che permette ad entrambe queste cellule con funzione
immunitarie (linfociti T e cellule Natural Killer) di aggredire e
combattere il tumore su piu' fronti".
Benche' questo studio sia stato finora condotto nel topo, ci
sono gia' elementi che "inducono a pensare che sia possibile
applicare la scoperta anche a linfomi umani". E non e' la sola
buona notizia: secondo gli studiosi, infatti "inibendo Erap1
anche altri tumori, sia pediatrici sia dell'adulto, potrebbero
diventare ottimi bersagli per il sistema immunitario,
aumentandone la curabilita'".
Questo studio, infine, fornisce "un modello esemplare di
virtuosa interazione scientifica di due consolidate realta' di
ricerca traslazionale quali l'istituto nazionale tumori Regina
Elena e l'ospedale pediatrico Bambino Gesu'".
(Wel/ Dire)