BARLETTA:"DANNO MORALE ED ASSISTENZIALE AL PROFESSIONISTA".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 gen. - "Una pretestuosa
quanto incomprensibile campagna diffamatoria mediatica sta
prendendo di mira la sanita' e, al suo interno, il sistema
Emergenza-Urgenza 118".E' quanto si legge nella nota diffusa
dalla Federazione italiana medici emergenza urgenza e delle
catastrofi, che prosegue:"Nello specifico facciamo riferimento a
un'inqualificabile servizio giornalistico trasmesso su rete
nazionale Rai 2 delle ore 20.00 lo scorso 19 gennaio. Un evento
avverso occorso un anno prima trattato come scoop dell'ultimo
minuto, utilizzando accuse e sentenze a priori di colpevolezza
per omicidio e soprattutto riportando nomi e cognomi dei
quattro medici sotto inchiesta in un presidio ospedaliero romano".
"Questa campagna diffamatoria e' deprecabile- afferma la
presidente della Societa' scientifica del settore
emergenza-urgenza Fimeuc, Cinzia Barletta- ed arreca grave danno
morale ed esistenziale al professionista che quotidianamente si
impegna per dare le risposte piu' qualificate al cittadino in
emergenza-urgenza, affrontando numerose inadeguatezze strutturali
e gestionali delle quali non e' direttamente responsabile".
Ma grave danno, secondo quanto si legge nella nota, "arreca
anche al cittadino utente che non potendo entrare nei dettagli
della vicenda assiste ad uno scenario di grossolana malasanita'
alla ricerca affannata di colpevoli, favorendo un clima di lavoro
ostile, interrompendo il patto di alleanza tra medico e cittadino
ed alimentando la medicina difensiva, che rappresenta una voce di
costo di oltre 10 miliardi e allontana anche il medico piu'
esperto dall'appropriatezza e dalla medicina basata su evidenze
scientifiche".
Nella nota, poi, Fimeuc conclude: "Ed anche i familiari non si
giovano di questa 'macelleria mediatica' che ha per obiettivo la
ricerca di una giustizia sommaria ad ogni costo. Il danno che ne
deriva da questo uso diffamatorio della comunicazione a mezzo
televisione e stampa, risulta dannoso per tutti: cittadini,
professionisti, collettivita', Istituzioni".
(Wel/ Dire)