LA "ECOTERAPIA" UTILIZZA L'AMBIENTE NATURALE COME MEDICINA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 gen. - Il parco naturale
diventa anche "terapeutico": succede in Umbria ed e' merito del
progetto "Il parco terapeutico", promosso dalla Direzione
regionale agricoltura e foreste, servizio aree protette della
Regione in collaborazione con la Direzione sanita' e servizi
sociali.
L'obiettivo - spiegano i promotori - e' quello di portare nelle
strutture sanitarie la bellezza e i valori che ispirano le aree
protette umbre. Una seconda fase, sperimentata per la prima volta
in Italia, vedra' i parchi diventare luoghi privilegiati per le
terapie di cura.
Il progetto si propone di coniugare la valorizzazione delle piu'
importanti realta' paesaggistiche umbre con la "ecoterapia", una
forma particolare di cura dei disagi psichici e fisici che
utilizza la natura come medicina. Una prima fase dell'iniziativa
prevede la distribuzione nelle strutture sanitarie di circa 500
poster informativi naturalistici, con le fotografie di Maurizio
Biancarelli, ed e' finanziata con i fondi "Por Fesr (Programma
operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale)
2007-2013, nell'ambito della campagna di promozione e
valorizzazione delle Aree naturali protette e dei siti Natura
2000 presenti in Umbria.
"In questa fase - spiegano Paolo Papa, dirigente del Servizio
promozione e valorizzazione aree protette e Antonio Perelli,
dirigente del Servizio accreditamento e valutazione di qualita' -
il progetto ha l'obiettivo di rendere piu' ospitali e accoglienti
le strutture sanitarie quali ospedali, case di cura, residenze
protette, poliambulatori. L'idea di base scaturisce dal fatto che
un'immagine affascinante della natura puo' dare sollievo a
persone in uno stato emotivo precario ed e' per questo motivo che
fotografie naturalistiche, di grande valore estetico e
distensivo, arrederanno i corridoi delle strutture sanitarie.
Cosi' come i colori sono una forma di energia - sottolineano -,
anche le immagini che ne sprigionano le virtu' possono essere una
preziosa fonte di sostegno e conforto per chi si trova in
difficolta' fisica e psicologica".
La seconda fase sara' piu' operativa e coinvolgera' direttamente
i parchi quali luoghi in cui curare e fornire sollievo a
determinate patologie come quelle cardiocircolatorie, diabete,
Alzheimer, disabilita'. Il progetto, pilota a livello nazionale,
interessera' inizialmente il Parco regionale del Monte Subasio e
il Parco regionale del Monte Cucco.
(Wel/ Dire)