(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 gen. - "Stupisce che un
grande medico come Veronesi possa parlare di 'vita artificiale' a
proposito degli stati vegetativi o addirittura di qualunque
persona sia 'priva di coscienza e di vita di relazione',
definizione che includerebbe molte forme di disabilita' o
patologie come l'Alzheimer". Lo dichiara il sottosegretario alla
Salute, Eugenia Roccella.
Continua la nota: "Non e' sulla fede ma sulle conoscenze
scientifiche che il progetto di legge sul biotestamento si basa,
per fornire le necessarie garanzie a tutela della vita: la
ricerca infatti ha evidenziato che molte persone apparentemente
non coscienti mostrano invece un'attivita' cerebrale inaspettata,
su cui ancora si sta indagando; e non e' affatto escluso che si
possano trovare nuove terapie come potrebbero indicare alcuni
casi di 'risveglio' ottenuti con nuove e semplici tecniche".
Secondo il sottosegretario "l'autodeterminazione, poi, su cui
Veronesi tanto insiste, non puo' essere un criterio assoluto
scisso dal contesto scientifico, medico e relazionale: se fosse
cosi', qualunque paziente potrebbe esigere da un medico un
trattamento che quest'ultimo giudica inappropriato o persino
dannoso. La professionalita' e l'autonomia del medico vanno
tutelate e va mantenuta, come garanzia per i cittadini, la
vocazione del Servizio sanitario nazionale alla cura dei malati e
al favor vitae".
(Wel/ Dire)