(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 gen. - Le analisi del sangue
in un futuro prossimo si faranno in pochi minuti, bastera' una
puntura di spillo e uno smartphone abilitato che elaborera' i
dati e inviera' alle strutture sanitarie i valori riscontrati.
Un team di ingegneri dell'Universita' di Rhode Island ha messo a
punto un rivoluzionario dispositivo che utilizza un chip in grado
di leggere i valori del sangue (basta una puntura di spillo) e
produrre analisi complete in meno di 30 minuti.
"Questo sviluppo e' un passo importante nella
diagnostica'point-of-care', in cui il test puo' essere eseguito
in una clinica, in uno studio medico, o a casa- ha detto Mohammad
Faghri, professore di ingegneria meccanica e ricercatore capo del
progetto-. I pazienti ora non devono piu' attendere con ansia per
diversi giorni i risultati dei test. Possono testareil sangue
mentre si recano dal medico, e i risultati saranno gia' pronti
prima di uscire".
Con la nuova tecnologia, una goccia di sangue viene posta su
una cartuccia di un polimero plastico piu' sottile di una carta
di credito, che viene a sua volta inserita in un biosensore
grande come una scatola da scarpe contenente uno spettrometro in
miniatura e una micro-pompa. Il sangue passa attraverso la
cartuccia in piccoli canali grandi 500 micron verso un sito di
rilevamento dove reagisce con i reagenti precaricati, consentendo
al sensore di rilevare i biomarcatori delle malattie.
Il sensore ha ancora un costo elevato, 3.200 dollari, ma ogni
test costa appena 1 dollaro e mezzo, che e' il valore della
cartuccia di plastica e dei reagenti. Il sistema puo' essere
settato per scoprire numerose malattie, dall'Alzheimer ai piu'
virulenti virus, come Aids, Epatite B e influenza A.
Il prossimo passo, assicurano gli scienziati, sara' produrre un
sensore ancora piu' piccolo, portatile, per ridurre i costi di
produzione, e che potra' addirittura essere integrato in un
normale smartphone, utilizzando poi la potenza di calcolo del
telefono per elaborare i dati e le funzioni wireless per inviare
direttamente l'esito degli esami al medico. Un'utopia? Faghri e'
convinto di no: "Stiamo gia' facendo progressi verso la prossima
generazione del sistema, e non passera' molto tempo per una sua
commercializzazione".
(Wel/ Dire)