PRIMI RISULTATI DELLA CAMPAGNA INFORMATIVA DELLA REGIONE MARCHE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 feb. - Sono stati resi noti
i primi dati sull'esito della campagna informativa della regione
Marche Chi Amaa'Chiama legata ai comportamenti d'abuso e consumo
di droghe legali e illegali e rivolta in particolare ai genitori
e alle famiglie di giovani e adolescenti. Nel nome della campagna
e' contenuto l'invito a contattare il numero verde gratuito di
riferimento 800 01 2277 e a rappresentare dubbi e preoccupazioni.
All'elaborazione dei dati ha provveduto l'associazione La
Speranza onlus di Sant'Elpidio a Mare che ha mantenuto attivo il
servizio. Dal 4 ottobre, giorno di inizio dell'iniziativa, al 31
dicembre 2010 sono arrivate, complessivamente, 118 telefonate, a
cui sono seguiti 16 invii ai servizi specialistici territoriali
dell'Asur. Del primo gruppo di chiamate, quelle che corrispondono
al target della campagna, il numero varia leggermente tra ottobre
(27) e novembre (20), mentre a dicembre si e' registrato un lieve
calo delle telefonate (14). Tra le province con il piu' alto
numero di chiamate: Ancona (59); Fermo (32); Pesaro e Urbino
(10); Ascoli Piceno (9); Macerata (6). Registrate anche chiamate
da altre province non marchigiane.
"Con questa campagna - spiega l'assessore regionale alle
Politiche sociali e alla Famiglia, Luca Marconi - abbiamo voluto
rafforzare e potenziare i fattori protettivi che contrastano
l'uso di sostanze psicoattive e che concorrono al contenimento e
riduzione della richiesta di droghe da parte dei giovani. La
famiglia gioca un ruolo fondamentale. L'attenzione e la
disponibilita' dei genitori all'ascolto, alla ricerca di una
comunicazione che si mantenga aperta anche negli anni difficili
dell'adolescenza e della giovinezza, rappresentano fattori
protettivi. Per questo la campagna mass-mediatica si rivolge
prevalentemente al mondo adulto per stimolarne atteggiamenti e
comportamenti che possano meglio aiutare i ragazzi nella loro
crescita e renderli piu' responsabili nelle loro scelte".
Sensibilizzare i genitori, e gli adulti in generale, alla
necessita' di una informazione approfondita sul fenomeno del
consumo di droghe in eta' giovanile e sulle caratteristiche delle
sostanze psicoattive legali ed illegali, allo scopo di acquisire
la capacita' di rapportarsi correttamente a tali problematiche;
soddisfare il bisogno di informazioni elementari o approfondite
da parte dei genitori di giovani e adolescenti; promuovere
l'ascolto, il dialogo e la ricerca di una comunicazione familiare
che si mantenga aperta anche negli anni difficili
dell'adolescenza e della preadolescenza; indurre a considerare
tra le priorita' educative lo sviluppo della capacita' di "saper
accettare" i propri limiti; sono questi gli obiettivi specifici
della campagna.
Dei 55 genitori che hanno chiamato il numero verde, il 40% erano
madri, il 60% padri. La classe d'eta' maggiormente
rappresentativa per i padri e' quella dei 40/50 anni (38%); le
madri hanno invece per il 38% un'eta' compresa tra i 40/50 anni e
per il 37% tra i 50/60 anni. La maggior parte di questi genitori
sono venuti a conoscenza della campagna informativa attraverso la
stampa locale.
Sia i padri (87%) che le madri (68%) chiamano principalmente per
presunti problemi di uso di sostanze per i figli. Il 38% dei
chiamanti chiede informazioni sulle sostanze pesanti (eroina e
cocaina); il 25% sui cannabinoidi, il 15% sull'alcol, il 12%
sulla dipendenza da gioco, il 6% sui disturbi alimentari, il 2%
sulle amfetamine e il 2% sugli psicofarmaci.
Il tipo di approccio usato presenta aspetti positivi poiche' va
ad intercettare e fa emergere potenziali utenti che difficilmente
si presenteranno a un servizio pubblico. Restano alcune
criticita' in relazione alle aspettative che si pongono questi
genitori, i quali sono portati a richiedere percorsi brevi o
"magicamente" risolutivi del problema, oppure comportamenti
pratici da manuale, non riuscendo, soprattutto, a superare
l'incertezza e il senso di vergogna.
Il 79% dei chiamanti si dichiara tuttavia molto soddisfatto del
servizio che e' stato reso. Al numero verde di riferimento
rispondono operatori appositamente formati: psicologi e
counsellor, che effettuano una prima analisi di ciascun quesito
ricevuto ed offrono un primo livello di informazioni. In genere,
si da' un aiuto cercando di tranquillizzare le ansie ed invitando
ad adottare comportamenti utili ad affrontare al meglio la
situazione. Gli operatori, valutato il caso, possono orientare
l'utente verso la rete dei servizi territoriali dell'ASUR,
indicando i nominativi di esperti, riferimenti telefonici, orari,
modalita' per fissare un appuntamento, sede del colloquio:
l'utente puo' prendere un appuntamento con l'esperto, che puo'
delineare un percorso di presa in carico, se ritenuto opportuno o
necessario.
(WEl/ Dire)