(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 feb. - Si e' svolta il 18 e
il 19 febbraio a Parma la quinta edizione delle 'Giornate
pediatriche A. Laurinsich', organizzata dalla Societa' italiana
di pediatria preventiva e sociale (Sipps) e dalla clinica
pediatrica dell'Universita' degli studi di Parma. Tra i temi
centrali dell'incontro: l'importanza dei vegetali
nell'alimentazione, i gusti e le abitudini alimentari dei bambini
ed i vantaggi-rischi dell'alimentazione vegetariana nell'infanzia.
"Una corretta alimentazione, iniziata fin dai primi anni di
vita- sostiene Sergio Bernasconi, direttore della clinica
pediatrica dell'Universita' degli studi di Parma- costituisce la
migliore modalita' per prevenire le piu' importanti cause di
morbilita' e mortalita' delle malattie cardiovascolari e di
alcuni tumori della popolazione adulta".
Un recente studio, eseguito in tutta Italia su ragazzi di 15
anni, ha dimostrato pero' che solo il 43% dei maschi e il 47%
delle femmine assume quotidianamente frutta e verdura, alimenti
fondamentali per la cura e il mantenimento della salute.
Eppure, secondo un'indagine condotta da Italo Farnetani, pediatra
dell'Universita' Milano-Bicocca, e presentata nell'ambito delle
giornate di Parma, c'e' sempre almeno un tipo di verdura o di
frutta che piace ai bambini ed e' compito dei genitori scoprire
il gusto e le preferenze dei propri figli.
Stando alla ricerca eseguita, tra la frutta piu' amata vincono le
banane e le spremute d'arance nei bimbi da 0 a 6 anni, le fragole
e le ciliegie nei bambini dai 7 ai 12 anni e le sole spremute
d'arancia negli adolescenti (13-18 anni). La pizza e le patatine
fritte diventano cibi appetitosi dopo i 2 anni, con una
preferenza per la pizza margherita (57,8%) e per quella ai
wurstel (31,5%) fino ai 6 anni, poi i gusti cambiano e dai 7 ai
12 anni la classifica si trasforma in pizza ai wurstel (58,82%),
margherita (20%) e al prosciutto (15%), mentre dai 13 ai 18 anni
al top del gradimento figurano la pizza ai wurstel (40%) e la
capricciosa (40%).
"Il gradimento e l'accettazione di frutta e verdura nei
bambini e' legato principalmente a 3 fattori- spiegano gli
esperti- forma, sicurezza ed ambiente. Frutta e verdura cucinata
devono mantenere il piu' possibile la forma iniziale. I bambini,
infatti, vogliono sempre riconoscere cio' che mangiano, non
essendo ancora in grado di eseguire operazioni mentali complesse
per poter immaginare ed individuare verdura o frutta tagliuzzata
e mischiata; sono guardinghi e attenti alla comodita' nel
mangiare un cibo e per questo preferiscono tutto cio' che sia
facilmente masticabile. Infine- suggeriscono i pediatri- e' di
estrema importanza l'ambiente in cui i bambini consumano il
pasto: quando sono insieme ai genitori, e' importante che mangino
gli stessi tipi di frutta e verdura, poiche' avere lo stesso cibo
dei grandi e' uno stimolo irresistibile".
Durante il convegno, inoltre, Leonardo Pinelli, presidente
della Societa' scientifica nutrizionale italiana (Ssnv), ha
illustrato uno studio condotto su bambini, tra il 1° e il 2° anno
di vita, nutriti con un regime alimentare esclusivamente
vegetariano. Tutti i bambini osservati non erano controllati o
seguiti nell'alimentazione dal pediatra, il cui parere era
perlopiu' contrario alla scelta vegetariana; i genitori, da parte
loro, si affidavano principalmente alla loro esperienza o
ricorrevano a libri o siti internet, presentando cosi' errori
fondamentali di impostazione. Nonostante gli errori "dietetici"
di base, tutti i bambini "vegetariani" osservati, presentano una
crescita normale e nei 21 bambini sottoposti ad analisi di
laboratorio, i valori dei micronutrienti sono risultati regolari.
Solo in pochi casi si sono riscontrate alterazioni del ferro e
della vitamina B12, in linea, comunque, col tipo di alimentazione
comune in Italia. I bambini, che hanno preso parte allo studio,
provenivano dal Centro e dal Nord Italia e la scelta di
un'alimentazione prettamente vegetariana era legata nel 60% dei
casi ad un orientamento etico dei genitori, nel 32% a motivi di
salute, nel 4% a motivi religiosi ed infine, per un altro 4%, a
motivazioni legate all'ambiente.
"Questo studio- concludono i ricercatori- ha dimostrato come,
anche in eta' pediatrica, una dieta alimentare di tipo
vegetariano non risulta dannosa per i bambini, anche se dovrebbe
essere ben pianificata da pediatri esperti, affinche' possa
essere sicura e valida per una buona crescita e un buon sviluppo
dei piccoli".
(Wel/ Dire)