(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 feb. - I "suggerimenti per
istituzioni e cittadini", la "ricerca per un servizio alla
scienza". Si e' conclusa a Torino, con un lungo elenco di
proposte, la X Assemblea nazionale dell'Associazione italiana
medici di Famiglia (Aimef). Tre i risultati piu' interessanti
della 'tre giorni' del Lingotto: la ricetta per migliorare il
servizio agli assistiti; i consigli per promuovere modalita'
efficienti di fruizione dei servizi sanitari; gli studi
osservazionali impostati in corso di assemblea.
Per un servizio sanitario organizzato con efficacia, questa la
soluzione proposta da Aimef: coinvolgimento diretto dei medici
nella pianificazione dei servizi; partecipazione della medicina
di famiglia agli organi di governo delle Asl; presenza del medico
di famiglia in pronto soccorso per i codici bianchi e verdi. "Per
Aimef e' questo l'unico modo per rendere piu' efficiente il
servizio, focalizzandolo sull'esperienza e la professionalita' di
chi eroga i servizi- spiega il presidente Aimef, Tristano
Orlando- È la ricetta per evitare inutili sovraesposizioni dei
pazienti ad accertamenti clinici che provocano rischi per la
salute. È questa la via anche per ridurre gli sprechi sanitari
derivanti da cause che vogliamo e possiamo eliminare".
Sul banco degli imputati, l'assenza di dialogo tra medici di
famiglia, specialisti e medici che lavorano in urgenza; la
prescrizione di troppi farmaci e di esami clinici non necessari,
il ricorso al pronto soccorso, anche senza urgenza, da parte
degli assistiti.
Per promuovere nuove modalita' di fruizione dei servizi
sanitari, i medici si impegnano a incoraggiare cambiamenti nei
comportamenti dei propri assistiti riguardo alla salute:
promozione della prevenzione, interventi educazionali, counseling
costante sono le parole d'ordine in una strategia che
comporterebbe anche una riduzione della spesa sanitaria. Tra le
ricerche cui i medici Aimef lavoreranno, quelle sulla promozione
dell'attivita' fisica, la sperimentazione sulla valutazione del
dolore oncologico e studi su altre malattie, allo scopo di
mettere in rete le conoscenze acquisite affrontando casi singoli,
ma anche per colmare lacune scientifiche e gestionali
riconosciute dagli stessi ministeri competenti.
Al Lingotto, inoltre, i soci Aimef hanno riflettuto sul
proprio ruolo nelle cure palliative, nella terapia del dolore
cronico (che affligge oltre 10 milioni di italiani) e
nell'assistenza domiciliare ai malati terminali, sulle forme di
organizzazione dei medici di famiglia e sul loro ruolo di
pubblico ufficiale.
(Pic/ Dire)