FIPM:"RISCHI PER LA SALUTE MA ANCHE PER LA SOCIALITA' DEI BIMBI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 feb. - "Le allergie
alimentari costituiscono un serio problema per la salute dei
bambini e possono costituire, talora, un fattore di isolamento a
tutto danno della socialita' dei nostri piccoli". Cosi' il
presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp),
Giuseppe Mele, commentando i dati emersi durante il congresso
dell'Accademia europea di allergia e di clinica immunologica, in
corso a Venezia.
"Negli ultimi dieci anni le allergie alimentari, oggi molto
numerose, sono aumentate anche nel nostro paese e colpiscono
persone di ogni eta'. Gli alimenti che provocano la maggior parte
di questi problemi di salute nei bambini- prosegue il
presidente della Fimp- sono: il latte, le uova, i pomodori, le
arachidi e le nocciole. Secondo recenti studi
sembrerebbe che la maggior parte delle vittime di tali allergie
siano le donne e i bambini".
Solo in Europa sono 17 milioni gli allergici ai cibi, di cui
3,5 con meno di 25 anni. A destare maggior preoccupazione e' il
dato, reso noto dagli esperti riuniti a Venezia, che nel vecchio
continente la fascia d'eta' piu' colpita da allergie alimentari
e' quella tra 0 e 5 anni con ben 1 milione e duecentomila bimbi
allergici. Un milione sono invece gli allergici tra 5 e 10 anni e
altri 800mila quelli tra 10 e 18 anni.
"Anche la 'gestione' del bambino allergico puo' rivelarsi
particolarmente complicata. Il non poter condividere gli stessi
cibi con i coetanei- conclude Mele- puo' condizionare la vita
relazionale dei bimbi, favorirne l'isolamento e, quindi, incidere
negativamente sul loro sviluppo psico-fisico. E', quindi,
fondamentale che i genitori insieme agli educatori
aiutino i nostri piccoli colpiti da questi tipi di allergie a
vivere nel modo piu' sereno la loro condizione".
(Wel/ Dire)