(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 feb. - L'impatto dei
cambiamenti climatici sulla salute umana potrebbe farsi sentire
entro 30 anni. Lo ha calcolato un gruppo di scienziati della
National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) americana,
che ne ha parlato alla riunione annuale della American
Association for the Advancement of Science a Washington.
Il team di esperti si e' concentrato sullo studio delle fioriture
di Catenella Alexandrium, un'alga piu' comunemente conosciuta
come "marea rossa", che produce sassitossina, una sostanza
velenosa che puo' accumularsi nei molluschi. Se consumata dagli
esseri umani, puo' causare sintomi gastrointestinali e
neurologici, tra cui vomito e paralisi dei muscoli o addirittura
la morte. Stagioni di fioritura piu' lunghe di questa alga, rese
possibili dall'aumento delle temperature, esporrebbero a un
maggior rischio di contaminazione tramite il consumo di frutti di
mare. Un'ipotesi imminente, assicurano gli esperti. Ricercatori
della University of Georgia, collegata al Noaa, si sono invece
dedicati allo studio della desertificazione globale, che ha come
conseguenza quella di immettere nell'atmosfera una quantita'
crescente di polveri, aumentando il rischio di circolazione di
batteri nocivi nell'ambiente, soprattutto quando questa polvere
viene a contatto con l'acqua del mare: "Entro 24 ore dalla
miscelazione di polvere del deserto del Marocco con campioni di
acqua di mare - racconta Erin Lipp - abbiamo osservato una
crescita di 10 volte del numero di vibrioni, incluso un ceppo che
potrebbe causare malattie degli occhi, delle orecchie e infezioni
cutanee su ferite aperte, e un altro ceppo che causa il colera".
Le brutte notizie non sono finite, perche' secondo gli scienziati
un clima con piu' piogge all'orizzonte potrebbe aumentare anche
il rischio di guasti nei sistemi di depurazione, provocando il
rilascio di batteri patogeni, virus e protozoi nell'acqua
potabile e sulle spiagge. Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito
ad acquazzoni e temporali molto piu' che in passato: i dubbi
sulle reali motivazioni del fenomeno esistono ancora, ma per gli
esperti questi eventi mostrano che il Pianeta e' sempre piu'
vulnerabile, cosi' come la salute di chi vi abita.
(Wel/ Dire)