PSICHIATRIA. VENETO, QUASI 70 MILA PERSONE CON DISTURBI MENTALI
COLPITO IL 17,2 PER MILLE DELLA POPOLAZIONE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 feb. - Sono 69.810 i
cittadini veneti che nel 2010 sono stati in cura per malattie
psichiatriche. È questo il principale dato diffuso oggi
dall'assessorato regionale alla Salute, che ha presentato
l'annuale "Rapporto sulla tutela della salute mentale in Veneto".
Secondo il report, si tratta del 17,2 per mille della
popolazione, un dato in crescita rispetto al passato. A essere
colpiti sono piu' donne che uomini (58% contro 42%), con un'eta'
media di 51,9 anni. Le patologie piu' frequenti sono schizofrenia
(23%), depressione (18%), nevrosi (18%) e psicosi affettive
(16%), ma nella maggior parte dei casi (80%) non serve il
ricovero in ospedale. "Queste situazioni - sottolinea l'assessore
alla Sanita' Luca Coletto - hanno un particolare impatto non solo
sul paziente, ma anche sulla sua famiglia e sul microcosmo di
riferimento. Per questo la nostra attenzione e' forte e ha
prodotto un Progetto obiettivo salute mentale i cui primi effetti
positivi cominciano a farsi vedere".
Nell'ultimo anno i servizi territoriali si sono fatti carico di
circa l'80% dei pazienti, erogando 1 milione 400 mila
prestazioni, oltre la meta' delle quali attraverso i Centri di
salute mentale. Gli ospedali hanno invece preso in carico circa
14 mila 300 pazienti, di cui circa il 20% ha avuto necessita' di
piu' di un ricovero. Sono questi dati che fanno dire
all'assessore che "si sta realizzando l'auspicata integrazione
ospedale-territorio da un lato e lo spostamento della presa in
carico e cura sul territorio, evitando a sempre piu' pazienti lo
stigma del ricovero e favorendo il lavoro di reintegro nella
societa'". Che il processo sia ormai in moto e' testimoniato
anche dallo storico: dal 2000 al 2009 i ricoveri sono diminuiti
sia nelle strutture pubbliche (-27%) sia in quelle private
(-17%). "Le strutture territoriali psichiatriche nel Veneto -
ricorda Coletto - sono 354, il 71% delle quali in gestione
diretta delle Ulss; il 53% di tipo residenziale, il 30%
semiresidenziale, il 17% ambulatoriale". Le tipologie piu'
diffuse sono il centro diurno (23%), la comunita' alloggio (19%),
i centri di salute mentale (17%) e gli appartamenti protetti
(16%). I posti letto disponibili sono 3.220 nelle strutture
territoriali e circa 800 nei 40 reparti operativi negli ospedali,
mentre sono 3.275 gli operatori, tra medici, psicologi,
infermieri, assistenti sociali ed educatori. "Con questi numeri -
conclude l'assessore - il Veneto rispetta il rapporto di un
operatore ogni 1.500 abitanti previsto dal Progetto obiettivo
nazionale attualmente in vigore".
Il rapporto completo e' scaricabile nel sito scaricabile dal sito
www.regione.veneto.it/salutementale.
(Wel/ Dire)
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