LIVELLI IDEALI DI HDL ALLONTANO IL RISCHIO DI ALZHEIMER.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 feb. - Il colesterolo fa
bene al cuore, ma anche al cervello. È quanto sostiene una
ricerca americana riguardo al colesterolo Hdl, quello definito
'buono' pubblicata sulla rivista Archives of Neurology. Secondo i
ricercatori della Columbia University di New York, guidati da
Christiane Reitz, c'e' un nesso evidente fra l'Hdl e il morbo di
Alzheimer.
Nello specifico, un'analisi su oltre 1100 anziani senza
sintomi di demenza senile ha messo in luce un rapporto inverso
fra alti livelli di Hdl e probabilita' di sviluppare l'Alzheimer.
I pazienti sono stati seguiti per 4 anni e sottoposti a una serie
di analisi a distanza di 18 mesi. Alla fine, si e' scoperto che
chi aveva un livello di colesterolo buono superiore ai 55 mg/dl
mostrava anche un rischio di demenza inferiore del 60 per cento
rispetto agli altri.
Secondo Reitz "questi risultati hanno bisogno di ulteriori
conferme. La ricerca ha infatti considerato anziani spesso obesi
e con malattie cardiovascolari e quindi non e' generalizzabile a
persone piu' giovani e in salute. Una possibile spiegazione-
continua la Reitz facendo riferimento al nesso fra Hdl e
Alzheimer- potrebbe risiedere nel fatto che avere poco
'colesterolo buono' aumenta il rischio di ictus e quest'ultimo e'
a sua volta associato all'Alzheimer. Oppure, secondo un'altra
ipotesi, sarebbe lo stesso Hdl ad agire sulle placche di
beta-amiloide che causano i danni al cervello".
Stando ai risultati, poi, il legame fra colesterolo buono e
Alzheimer non e' influenzato da altri fattori di rischio
riconosciuti come l'obesita', il diabete o l'ipertensione. "Se
sara' confermato che aumentare il livello di Hdl puo' davvero
diminuire il rischio di Alzheimer- conclude la ricercatrice-
significa che si potra' anche ridurre l'incidenza di questa
malattia nella popolazione"..
(Wel/ Dire)