(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 feb. - È attiva in via
sperimentale da inizio gennaio in tutto il Piemonte la rete
interospedaliera per l'emergenza coronarica. Grazie al lavoro
interdisciplinare di tutte le strutture interessate, le unita' di
terapia intensiva coronarica (Utic), gli operatori del 118 e i
Pronto soccorso, e' oggi possibile anticipare i tempi della
diagnosi di infarto miocardico acuto e fornire al paziente il
trattamento piu' appropriato. Nel trattamento dell'infarto
miocardico acuto, infatti, la qualita' della risposta
assistenziale nelle prime ore ha un ruolo determinante per la
sopravvivenza.
Nel caso di sospetto infarto, il medico del 118 potra'
eseguire un elettrocardiogramma direttamente a casa del paziente
o sull'ambulanza. L'Ecg verra' poi trasmesso alle unita' di
terapia intensiva coronarica di riferimento territoriale. La
conferma diagnostica attivera' immediatamente la prima terapia
farmacologica gia' a bordo del mezzo e, secondo le indicazioni di
un protocollo operativo concordato fra gli operatori del 118 e i
cardiologi ospedalieri, verra' definita la destinazione del
paziente per il trattamento piu' efficace.
Gli infarti miocardici acuti in Piemonte sono oltre 4.200, di
cui il 65.8% colpisce gli uomini in eta' media di 69 anni. Di
questi casi, circa il 30% arriva in ospedale tramite chiamata al
118, il 51.6% per accesso diretto, circa il 20% tramite altro
accesso, ovvero tramite trasferimento o inviati dal medico
curante. Inoltre, il 57.7% dei casi ha ricevuto un intervento di
angioplastica durante il ricovero. L'8.5% rappresenta il dato di
mortalita' intraospedaliera.
(Wel/Dire)