SARÀ REALIZZATO ANCHE UN DATABASE PER SAPERE DOVE TROVARLI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 feb. - Un aiuto concreto a
pazienti e familiari per la ricerca di farmaci non sostituibili
per la loro patologia rara e di difficile reperibilita', perche'
non prodotti a livello industriale oppure richiesti, specialmente
in campo pediatrico, in dosaggi particolari. La Federazione
italiana malattie rare Uniamo e l'Unione professionale farmacisti
(U.p.farm) hanno stilato un protocollo d'intesa che mira a
sviluppare in modo ancora piu' efficace e capillare il "Progetto
farmaci orfani" per i malati rari e i loro familiari. Molti di
questi farmaci essenziali per i malati rari - spiegano le
associazioni promotrici - una volta assicurata la reperibilita'
della materia prima, possono essere preparati nei laboratori
galenici delle farmacie in modo personalizzato: un vero farmaco
su misura per il paziente. Oltre a risolvere il problema della
disponibilita' di farmaco "vicino a casa" la rete di farmacie
galeniche fa si' che cure fondamentali possano proseguire anche
in seguito a dimissioni da centri specialistici ospedalieri,
garantendo, oltre alla continuita' delle cure, l'allestimento
secondo linee guida concordate e un prezzo controllato.
Con l'accordo raggiunto tra Uniamo e Upfarm sara' realizzato
un database, consultabile sul sito di Uniamo (www.uniamo.org) e
sul sito di U.P. Farm (http://www.upfarm.it ), dove potranno
essere identificate le farmacie aderenti al progetto piu' vicine
al domicilio del paziente, inoltre verra' promossa una nuova
formazione e cultura sul farmaco, con seminari, eventi, e con il
coinvolgimento di universita' ed enti regolatori, oltre che
un'apertura verso istituzioni nazionali ed europee. "Una risposta
di cura per i pazienti affetti da malattie rare - dichiara la
presidente di Uniamo Renza Barbon Galluppi - puo' essere data dai
farmaci di rete: quei farmaci che grazie alle loro interazioni e
alle specifiche funzionalita' della cellula producono efficaci
risposte alle anomalie di funzionamento. Spesso queste capacita'
vengono scoperte in prodotti sviluppati per indicazioni del tutto
diverse. Sempre piu' spesso tali farmaci, una volta finito il
loro ciclo commerciale, vengono tolti dal mercato, ma grazie
all'osservazione clinica ad hoc per le malattie rare, emerge la
necessita' di una loro produzione. L'intesa tra Uniamo e Upfarm -
conclude la presidente - vuole essere un passo avanti per tutti i
malati rari italiani per l'accesso a importanti prospettive di
cura, ma anche un segnale forte verso la politica e l'economia
perche' venga affrontato il problema ad un alto livello".
L'iniziativa, aggiungo i promotori "non ha la presunzione di
risolvere il problema dei farmaci orfani ma vuole dare un
supporto concreto ai pazienti affetti da malattie rare fornendo,
per quei farmaci realizzabili galenicamente e che non richiedono
tecnologie di produzione sofisticate, certezza sul loro
reperimento, sicurezza sulla loro preparazione ed economicita'".
Il progetto potrebbe essere l'occasione di unire conoscenze
scientifiche e organizzative per creare un elenco galenico di
farmaci orfani erogabili a carico del Servizio sanitario
nazionale.
(Wel/ Dire)