(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 feb. - Cambia faccia
rapidamente, con una velocita' tale da sfuggire ad antibiotici e
vaccini. E lo fa nel modo piu' radicale: mutando il proprio
genoma . È lo Streptococcus pneumoniae, responsabile di alcune
forme di meningite e della polmonite batterica. A studiare il
comportamento evolutivo di un particolare ceppo del patogeno
(PMEN1) sono stati i ricercatori guidati da Stephen Bentley del
Wellcome Trust Sanger Institute (Regno Unito), che riportano i
loro risultati su Science. Capire come e quanto velocemente si
evolve questo batterio permetterebbe agli scienziati di
prevederne in anticipo le "mosse".
Gli studiosi britannici hanno puntato gli occhi sullo
streptoccocco PMEN1 (anche noto come il ceppo spagnolo 23F), un
tipo ampiamente diffuso e particolarmente resistente ai farmaci.
Gli scienziati ne hanno raccolto circa 240 diversi campioni
provenienti da tutto il mondo a partire dal 1984. I genomi di
tutti i batteri isolati sono stati poi analizzati e confrontati
tra loro. Per ricostruire la storia evolutiva del patogeno, i
ricercatori hanno distinto tra due diversi eventi di mutazione
genetica: un tipo "verticale"(che si trasmette da una cellula
madre a una figlia), in cui sono singole basi a essere sostituite
o eliminate dal Dna, e un tipo "orizzontale" (perche' si
trasmette tra batteri vicini). In questo secondo caso, veri e
propri pezzettini di materiale genetico passano fisicamente da un
batterio ad uno vicino. Questo trasferimento puo' provocare
cambiamenti importanti in estese regioni del genoma.
Grazie alle loro analisi, i ricercatori hanno scoperto che la
maggior parte delle mutazioni verificatesi nel corso del tempo
sono proprio di tipo orizzontale. Dal 1984 i trasferimenti di
materiale genetico hanno riguardato circa tre quarti del genoma;
questo tipo di alterazioni colpiscono alcune zone particolari del
Dna, note come hotspots.
"Nello specifico, abbiamo visto che le zone piu' interessate
dalle mutazioni sono quelle degli antigeni, le molecole che danno
il via alla nostra risposta immunitaria" ha spiegato William
Hanage, uno degli autori. "Come un criminale cambia aspetto per
non farsi identificare, allo stesso modo lo streptococco fugge
dai vaccini: cambia quella parte del suo aspetto, gli antigeni,
gia' noti al sistema immunitario". Per quando riguarda lo
sviluppo della resistenza ai farmaci, i ricercatori hanno invece
osservato che sono le mutazioni verticali a essere determinanti,
e che le forme resistenti di PMEN1 hanno cominciato a svilupparsi
gia' intorno al 1970, quando cioe' e' cominciato l'uso diffuso
degli antibiotici.
(Wel/ Dire)