MA MANIFESTANO ANCHE DIFFICOLTA' SCOLASTICHE E RELAZIONALI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 feb. - I bambini plusdotati
(o gifted, come vengono definiti nel resto d'Europa)
rappresentano l'8-10% della popolazione studentesca italiana.
Sono dotati di particolari abilita', competenze e capacita'
superiori rispetto ai coetanei, spesso pero' il loro talento non
viene riconosciuto e stimolato dagli insegnanti. "Manifestano
difficolta' scolastiche, emotive e relazionali. Con il rischio,
paradossale, che nonostante le loro qualita' alcuni finiscano
persino con l'abbandonare la scuola", spiega Anna Maria
Roncoroni, presidente dell'Associazione italiana per lo sviluppo
del talento e della plusdotazione (Aistap) e corrispondente
italiana dell'European council for high ability.
Il tema sara' al centro di un seminario in programma venerdi' 4
febbraio all'universita' Bocconi di Milano durante il quale
verra' presentata la rete internazionale "Ulisse" che vede la
partecipazione di sei partner internazionali (tra cui
l'universita' olandese di Nijmegen, l'universita' spagnola di
Laguna, l'Aistap) e che si pone l'obiettivo di sensibilizzare
sulle tematiche del talento e della plusdotazione tutti coloro
che, a diverso titolo, sono interessati a questo tema.
L'obiettivo della rete, spiega Roncoroni, e' mettere in
collegamento tra di loro le associazioni, gli enti, le
associazioni e le istituzioni che si occupano di plus-dotazioni
per formare una piattaforma comune. "Per condividere materiale,
esperienze e buone pratiche che da tempo sono state avviate
all'estero -aggiunge-. Nel nostro Paese, al di la' di qualche
sporadica esperienza, mancano competenze specifiche". Durante la
giornata verra' inoltre presentato il corso di formazione
biennale sulla plus-dotazione organizzato dall'Aistap che
prendera' il via entro fine anno a Milano.
Nonostante il loro talento, questi bambini non riescono a
ottenere i risultati normalmente attesi dall'ambiente scolastico
in cui sono inseriti. "Non solo le loro doti faticano a emergere
-puntualizza Anna Maria Roncoroni- ma vengono misconosciuti, si
crede che siano bambini in difficolta', da aiutare". Chi poi ha
alle spalle una situazione di disagio familiare, sociale o
economico e' esposto a un rischio piu' elevato di dispersione
scolastica: per loro stare a scuola e' frustrante, fanno fatica,
non si sentono integrati nel gruppo dei pari. In tanti, quindi,
abbandonano.
Il seminario "Tutti differenti/Tutti uguali - Rete Ulisse: nuovi
strumenti per lo sviluppo del talento e della plusdotazione nel
contesto italiano ed europeo" si terra' venerdi' 4 febbraio, a
partire dalle ore 14.30, presso l'universita' Bocconi di Milano.
(Wel/ Dire)