(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 dic. - I grandi cenoni di
famiglia che caratterizzano il periodo natalizio possono
tramutarsi in un incubo per il nostro stomaco. Si stima infatti
che 960 mila italiani, cioe' l'8% dei 12 milioni di connazionali
che soffrono di bruciore di stomaco, attribuiscano alle grandi
riunioni di famiglia in occasioni speciali la causa
dell'insorgere di questo fastidioso disturbo. È quanto emerge da
una recente indagine realizzata per Novartis da Carlo Erminero &
co., che mette in luce il legame tra lo stress che puo' nascere
da un incontro con tutti i parenti e un disturbo sempre piu'
frequente, che si verifica quando il contenuto acido dello
stomaco risale ed entra in contatto con l'esofago, provocando una
sensazione di bruciore e di sapore acido in bocca.
Le grandi riunioni di famiglia possono infatti diventare
motivo di sfogo di tensioni e dinamiche irrisolte, rendendo il
bianco Natale un periodo nero. Non a caso, i nemici numero uno
dello stomaco sono, secondo l'indagine, i litigi in famiglia, che
favoriscono il reflusso in oltre la meta' dei casi (54%). A
seguire giocano un ruolo determinante anche le riunioni o i
colloqui di lavoro (37%) e l'arrivo di bollette o di multe (14%).
Si tratta di situazioni che, in tutti i casi, si possono
considerare fonte di stress e tensione: la vera causa del
disturbo per tre sofferenti su quattro. Gli esperti che
collaborano con l'Osservatorio contro il bruciore di stomaco
(www.osservatoriobrucioredistomaco.it) spiegano questo legame tra
reflusso e stress: "Il bruciore di stomaco spesso e' legato a un
riflesso nervoso che fa sentire al paziente degli stimoli di tipo
subliminale. E tutte le volte che esiste una condizione di stress
questa ipersensibilita' viscerale si accentua", spiega il
professor Vincenzo Savarino, ordinario di Gastroenterologia
presso il Dipartimento di Medicina Interna e Specialita' Mediche
Facolta' di Medicina e Chirurgia Universita' degli Studi di
Genova, e conclude dando un semplice consiglio: "Cercate di non
stressarvi e godetevi le feste!".
(Wel/ Dire)