(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 dic. - L'onoterapia per
tornare a camminare. Succede a Fermo, nelle Marche, dove un
ragazzo, reduce da un terribile incidente, grazie anche alla pet
therapy con gli asini e' riuscito ad alzarsi dalla sedia a
rotelle. Il progetto, che vede protagonisti l'Inail e
l'associazione La Speranza, e' partito a novembre del 2010 e si
e' concluso a luglio di quest'anno. Il destinatario e' un giovane
di Porto San Giorgio, P.D.P che tre anni fa, tornando dal turno
di lavoro, per cause imprecisate e' uscito di strada e in seguito
all'incidente e' stato in coma per molti mesi e con gravissime
lesioni. Dopo un po' di tempo, e grazie all'aiuto dell'e'quipe
dell'istituto di riabilitazione Santo Stefano, e' tornato a casa
per compiere le tradizionali terapie. Oltre a queste, ha potuto
sperimentare l'onoterapia, grazie alla convenzione con l'Inail.
Il percorso strutturato dall'e'quipe multidisciplinare (che ha
visto collaborare il volontariato con il Santo Stefano, La
Speranza e le palestre riabilitative di Capodarco) ha fatto
"rinascere" il ragazzo e gli ha fatto coronare il sogno di
tornare a camminare, anche se solo per ora, con l'ausilio del
deambulatore. Il successo dell'esperienza ha convinto l'Inail a
replicarla anche in futuro.
Il progetto e' stato strutturato su 2 ore a cadenza quindicinale.
Ogni incontro e' modulato su 5 momenti, ed e' stato preceduto
dalla reciproca scelta dell'animale partner per le attivita': P.,
considerate le sue caratteristiche ed i suoi obiettivi ha scelto
Rosella, un'asinella sarda di piccola taglia dell'eta' di circa
10 anni. In seguito sono state usate altre due asine a causa
dell'avanzata gravidanza di Rosella: Fiore (sarda, di 4 anni) per
le passeggiate ed Annabella (amiatina-romagnola quindi di taglia
piu' grande e di 11 anni di eta' circa) per gli esercizi in
piedi. Ogni fase e' stata impostata -come da progetto - ad
un'accoglienza gratificante mirata ad aumentare il benessere del
ragazzo e della sua famiglia: ecco perche' l'azione e' stata
svolta da piu' professionisti che in maniera sincronica e
contemporanea si sono occupati della coppia padre-figlio.
L'associazione La Speranza possiede un'area agricola a Bivio
Cascinare, frazione di S.Elpidio a Mare tra le province di Fermo
e Macerata, di circa 4 ettari, in cui sono attivi una comunita'
terapeutica per tossicodipendenti e una "Fattoria solidale".La
Fattoria e' stata avviata grazie ai progetti finanziati
all'associazione di volontariato Farsi prossimo nel 2003 e 2007
della legge 266/91 da parte del ministero del Lavoro ed oggi e'
attrezzata con bambinopoli; percorsi paesaggistici; percorsi
faunistici; ippo-onoterapia. La fattoria e' provvista di spazi
attrezzati per accogliere persone con handicap.
Recentemente, l'asino viene rivalutato come leva terapeutica,
partner riabilitativo e anche ausilio didattico. Il suo
contributo viene codificato in una serie di procedure (ancora in
fase di sperimentazione con la supervisione dell'Istituto
superiore di Sanita') che mirano al superamento di un danno
sensoriale, motorio, cognitivo, affettivo e comportamentale e che
sta dando ottimi risultati in diversi Paesi Europei ed anche in
altre regioni italiane.
Prendersi cura, dare da mangiare, accarezzare un animale,
giocarci, giova alla salute, stimola l'esercizio fisico, fa
sentire accettata la persona, risveglia il senso di
responsabilita'. E' stato verificato da diverse esperienze
progettuali validate sotto il profilo medico e psicologico che
attivita' come giocare e accudire un asinello richiedono un
impegno motorio, decisamente piu' piacevole di un esercizio con
un tutore imposto da uno specialista. Queste intuizioni del
valore terapeutico degli animali e svariate pratiche spontanee
hanno preso la forma di una precisa metodologia di intervento con
l'individuazione degli obiettivi da perseguire, le tecniche da
utilizzare e gli impieghi mirati a specifiche patologie.
(Wel/ Dire)