(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 dic. - "Il canto di Ario"
e'unafavola che parla di accoglienza senza paure del disabile e
dellasperanza di costruire un futuro possibile anche per chi e'
autistico. Il libro racconta la storia vera di un bambino nato
con la sindrome autistica, chetrova il suo modo di mettersi in
contatto con il mondo attraverso lasua capacita'di mandare a
memoria le canzoni ascoltate alla radio anche una sola volta."La
storia di Ario e' quella di un dono che viene da lontano, un dono
che viene da una nuvola di silenzio - si legge sulla quarta
dicopertina - . E' una storia che coinvolge e commuove perche'
parla della speranza. Una storia dove la musica ci permette di
essere piu' forti e dove l'amore, alla fine, batte tutte le
differenze".
La favola,presentata nei giorni scorsi nell'affascinante
contesto del Museo internazionale delle marionette 'Antonio
Pasqualino' di Palermo, vuole contribuire infatti a promuovere
l'accoglienza del disabile tra i bambini delle scuole primarie.
Il libro nasce da una esperienza professionale del professor
Mauro Li Vigni, che durante i suoi anni di lavoro, in qualita' di
dirigente scolastico di una scuola primaria, ha stabilito
profondi contatti professionali prima e di amicizia poi con i
membri del Comitato "L'autismo parla" a cui e' dedicato il libro.
La storia raccontata vuole anche essere, nelle intenzioni
dell'autore, un messaggio di speranza per tutte quelle famiglie
che si trovano nella difficile fase iniziale della scopertadel
disturbo autistico di un proprio figlio.
Il tema dell'integrazione della diversita' e' solo uno di
quelli trattati nel racconto che si contraddistingue anche per il
riferimento al potere della musica come strumento di contatto tra
bambini autistici e mondo esterno. Nel racconto ci sono
personaggi diversi che ruotano intorno ad Ario ma tra tutti
spiccano i bambini stessi, suoi compagni di classe, contenti di
essere coinvolti in un progetto cosi' importante di recupero
delle relazioni con il loro compagno che vive la sua vita isolato
in un angolo della stanza.Il libro vuole essere anche un modo per
esplorare e far riflettere i piu' piccoli sulla diversita' e i
modi di dialogo possibili con chi e' portatore di un linguaggio
diverso dal nostro. Il linguaggio usato nel racconto e' quello
adatto ai bambini che frequentano la scuola primaria privo,
cioe', di termini scientifici ma denso di riferimenti ai
comportamenti quotidiani, alla vita vissuta realmente, con le sue
difficolta', da un coetaneo con caratteristiche diverse. Il testo
e' accompagnato dalle colorate illustrazioni di Giuseppa La
Barbera, zia di un bambino artistico,che sottolineano i momenti
salienti del racconto.
"Il libro e' stato chiuso nel cassetto per un anno in attesa
che arrivassero le illustrazioni che meglio potessero
interpretare il racconto - afferma Mauro Li Vigni. I messaggi del
racconto sono molteplici: l'avvicinamento dei bambini al
'diverso' da loro, la sua accoglienza, la sua valorizzazione e il
rispetto di situazioni lontane dalle abitudini quotidiane dei
bambini. Il personaggio centrale della storia, Lello Mangiante,
riesce, attraverso la musica, a fare diventare Ario il
protagonista di un mondo da cui lui stesso si esclude. Questa
favola cerca anche di allontanare la paura dell'ignoto che ci
impedisce di andare oltre le barriere - continua l'autore -.
Nella storia di Ario c'e', infatti, il desiderio di andare
avantidi fronte a cio' che non conosciamo superando la paura del
'diverso'". "Per noi e' molto importante piu' che entrare nelle
librerie riuscire ad entrare nelle scuole - prosegue Mauro Li
Vigni -. A tale scopo gireremo le scuole primarie di Palermo con
l'intento di presentarlo e farlo conoscere agli insegnanti e ai
bambini. Il 40% del ricavato della vendita verra' devoluto
all'associazione 'L'autismo parla' a cui il libro e' dedicato".
"Credo che il potere delle parole di questa favola sia
straordinario - dice Rosi Pennino, presidente del comitato
"L'autismo Parla" -. Questa favola offre a tutti, piccoli, e
grandi la possibilita' di non avere paura della disabilita'. Una
favola che parla di sogni infranti, di disperazione, di amore e
di speranza. Sappiamo tutti che di autismo non si muore ma si
muore a poco poco con il silenzio e l'indifferenza sociale.
Riteniamo quindi molto importante diffondere questo libro perche'
siamo convinti che la battaglia piu' grande sia quella
dell'integrazione oltre a quella di potere avere per i nostri
figli dei servizi dedicati. Ricordiamoci che spesso dietro le
bizzarrie dei bambini autistici c'e' una ricchezza di risorse che
andrebbe valorizzata e incanalata nella giusta direzione".
Il libro e' anche uno strumento essenziale di promozione delle
attivita' del comitato "L'autismo parla" genitori di Palermo che
da anni si battono sul territorio per il miglioramento delle
condizioni di vita dei propri figli affetti dalla sindrome
autistica. A tale scopo in questi giorni viene portato nelle
scuole primarie della citta' il racconto orale de "Il canto di
Ario" realizzato dallo stesso autore. Tutto cio' per rendere
possibile una maggiore diffusione del messaggio di solidarieta' e
operare una raccolta fondi per sostenere le attivita' del
Comitato "L'autismo parla".
(Wel/ Dire)