REGIONE EMILIA-R. MANDA PROGETTO PILOTA A MINISTERO DELLA SALUTE
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 15 dic. - Anche i minorenni
e gli atleti amatoriali potrebbero finire presto sotto la lente
dei test anti-doping. La Regione Emilia-Romagna, infatti, ha
studiato un progetto pilota, sottoposto al vaglio del ministero
della Salute per ottenere i finanziamenti, che va proprio nella
direzione di dare una stretta all'uso di sostanze dopanti anche
tra gli atleti delle categorie giovanili e tra i non
professionisti. Il progetto, che dovrebbe durare un anno a
partire dal via libera del ministero, prevede di sottoporre circa
800-900 atleti al test anti-doping, di cui 400-600 under 18 e
200-400 amatori.
L'iniziativa di viale Aldo Moro ha gia' incassato l'adesione (e
la futura collaborazione) della Regione Toscana, della Lombardia
e del Veneto, oltre all'appoggio della Federazione ciclistica
italiana, della Federazione italiana di atletica leggera, della
Federazione italiana nuoto e della Federazione italiana sport
invernali.
Il progetto, denominato "La tutela della salute dell'atleta:
nuovo modello di prevenzione e contrasto al doping nella
popolazione sportiva giovanile e in quella amatoriale", e' stato
approvato dalla Giunta Errani lo scorso 5 dicembre e sara'
mandato alla Commissione di vigilanza sul doping del ministero
della Salute che ha deciso di sostenere alcuni progetti di
ricerca finalizzati appunto alla tutela della salute dello
sportivo nelle categorie giovanili e amatoriali. L'iniziativa
dell'Emilia-Romagna prevede che siano le singole federazioni
sportive a identificare gli atleti da sottoporre al test, ovvero
a un prelievo di sangue "in occasione di momenti di raduno
collegiale o di gara- si legge nella delibera- ogni atleta
coinvolto in questo processo di monitoraggio dovra' esprimere
compiutamente e formalmente il proprio consenso".
(Wel/ Dire)