(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 dic. - "Troppi bambini in
Italia sono considerati dislessici, ma in realta' hanno solo
disturbi comuni". È questo l'allarme lanciato dall'Istituto di
Ortofonologia (IdO) di Roma - centro accreditato dal Sistema
sanitario nazionale di terapia e ricerca per l'eta' evolutiva,
operativo dal 1970, ed ente di formazione e aggiornamento per
medici, psicologi e insegnanti - che domani presentera', in
occasione della conferenza stampa sul tema "La Scuola
dell'obbligo ed i disturbi specifici dell'apprendimento", presso
la Sala delle Conferenze Stampa di Montecitorio, in Via della
Missione 6 alle ore 11, alla presenza del responsabile dei
rapporti con il mondo Scuola Udc, onorevole Paola Binetti, del
membro della XII commissione Affari sociali, onorevole Mariella
Bocciardo, e del direttore dell'Ido, Federico Bianchi di
Castelbianco, i risultati di un'indagine condotta in numerose
scuole materne ed elementari per individuare i bambini a rischio
di disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa), sottolineando che
una percentuale elevata di bambini e' stata erroneamente indicata
a rischio Dsa.
L'indagine e' stata realizzata all'interno del progetto "ORA
SI!", promosso dall'associazione di scuole "Una rete per la
qualita'" in collaborazione con l'IdO. Si tratta di un'iniziativa
nata per dare ai docenti la migliore metodologia di supporto e
per arginare il problema legato alla sproporzionata segnalazione
dei Dsa nei diversi momenti dell'iter scolastico (materna,
elementari, media e scuola superiore). Infatti, come spiega il
direttore dell'IdO, Federico Bianchi di Castelbianco, "segnalare
come dislessici bambini che in realta' non lo sono comporta due
gravi rischi: sono dirottati su percorsi alternativi come
portatori di una disabilita' che non hanno, con oneri economici
non sostenibili e totalmente inutili, mentre il loro problema non
solo non verra' affrontato ma lascera' un vuoto di conoscenze che
si ripercuotera' pesantemente sul loro curriculum studiorum".
(Wel/ Dire)