(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 dic. - Non vedenti e
ipovedenti scendono in piazza.
Domani, giornata nazionale del cieco, sono in programma presidi
di fronte a tutte le prefetture italiane per chiedere al governo
Monti la cancellazione del progetto di riforma dell'assistenza ai
disabili ideato dal precedente governo e il ripristino del
contributo compensativo, eliminato nella manovra dello scorso
ottobre, mirato alla erogazione di servizi essenziali per la
qualita' della vita dei ciechi e degli ipovedenti,previsto dalla
legge 24/1996 ma "brutalmente ridotto del 98%". I presidi si
terranno di fronte alle prefetture di tutte le 107 province
italiane. "Ci aspettiamo oltre 20 mila persone" dice il
presidente dell'Uic Tommaso Daniele, che poi spiega: "Piccoli
gruppi di manifestanti saranno ricevuti dai prefetti, ai quali
presenteranno un documento con le nostre proposte".
"Il disegno di legge 'Norme per la riqualificazione e il
riordino della spesa in materia sociale' ideato dal governo
Berlusconi - spiegano dall'Unione Italiana Ciechi, promotrice
delle manifestazioni - contiene principi che, se attuati,
farebbero tornare il mondo della disabilita' al Medioevo con il
rischio dell'emarginazione e dell'esclusione sociale. In
particolare,all'art. 10 (che noi chiediamo di stralciare) si
tende sostanzialmente adazzerare l'indennita' di accompagnamento,
erogata dallo Stato al titolo della minorazione, per metterlaa
carico delle regioni,che la erogherebbero non tanto in base ai
bisogni della persona disabile quanto alle disponibilita'
economiche, con il risultato che si avranno indennita' di
accompagnamento diverse da regione a regione: piu' alte nelle
regioni ricche, piu' basse in quelle povere".
Inoltre, "l'articolo 10 getta le premesse per la cancellazione
dell'indennita' di accompagnamento in favore dei disabili gravi
in grado di lavorare e produrre un reddito, fra cui i ciechi,
minacciando di abolire il civilissimo principio delriconoscimento
di tale indennita' al solo titolo della minorazione". Secondo
l'Uic, "tutto questo non e' accettabile", pertanto l'associazione
"difendera' con le unghie e con i denti l'indennita' di
accompagnamento al titolo della minorazione: una delle piu' belle
pagine del Parlamento italiano che ha sancito un alto principio
di civilta' giuridica che trova il suo fondamento in alcuni
articoli della Costituzione: art. 2 (dovere della solidarieta'),
art. 3 (pari opportunita' sulla base dell'uguaglianza), art. 32
(diritto delle persone alla salute), art. 38 (diritto
all'assistenza dei cittadini inabili al lavoro)". Fatto non
secondario, aggiungono dall'Uic, "ilcontributo compensativo
previsto dalla legge 24 del 1996e' stato ridotto a 65 mila euro
dagli originali due milioni di euro (- 98%). Si tratta di
contributi interamente finalizzati all'erogazione di servizi
socio-assistenziali in favore dei disabili visivi, quali la
produzione in braille, a caratteri ingranditie in formato
elettronico, di libri e giornali". Alle manifestazioni
partecipera' anche la Fand (Federazione associazioni nazionali
disabili).
(Wel/ Dire)