(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 dic. - "Cresce la quota
d'inefficienza degli ospedali pubblici, che ricevono un
finanziamento piu' alto del valore delle prestazioni che erogano:
in media sprecano oltre il 29% dei finanziamenti, pari a circa 13
miliardi di euro l'anno".
Sono i dati emersi nel corso della presentazione del rapporto
'Ospedali & Salute 2011', realizzato da Aiop, Associazione
italiana ospedalita' privata, in collaborazione con Ermeneia-
Studi & strategie di sistema, presentato a Roma.
"Oltre all'analisi dell'inefficienza dei conti degli ospedali
pubblici- si legge in una nota dell'Aiop- come ogni anno, il
rapporto ha anche stimato la percezione della qualita' dei
servizi, su un campione di oltre 4000 cittadini italiani e
fotografato l'attivita' dell'ospedalita' privata in Italia. Una
parte del rapporto e' stata inoltre dedicata a come le case di
cura private stanno affrontando la crisi. La sanita' privata
accreditata rappresenta in media a livello nazionale circa il 21%
dei posti letto disponibili nel Sistema sanitario nazionale.
Obiettivo del rapporto e' analizzare un settore che assorbe circa
60 miliardi di euro ogni anno e che presenta un'esigenza di
miglioramento continuo, sia sul piano delle cure, sia per la
gestione delle risorse economiche".
"L'intento dell'indagine sulle inefficienze- spiega Nadio
Delai, presidente di Ermeneia- e' bene sottolinearlo, non e'
puntare il dito contro gli amministratori degli ospedali
pubblici, quanto fare un'operazione di servizio che possa essere
strumento di riflessione e di lavoro per il pubblico e per gli
addetti ai lavori. Il rapporto di quest'anno testimonia, ancora
una volta, che le risorse economiche a disposizione non sempre
vengono utilizzate nel migliore dei modi. Dall'analisi delle
inefficienze degli ospedali pubblici emerge una spesa totale, che
eccede il valore effettivo delle prestazioni erogate di oltre 13
miliardi, con una variabilita' degli sprechi che va, in termini
percentuali, da un minimo del 17,2% del Veneto ad un massimo del
46,4% della Calabria".
"Di fronte all'immagine restituita dal rapporto- commenta Enzo
Paolini, presidente Aiop- e considerata la situazione dei conti
pubblici, c'e' da chiedersi se i tagli lineari siano davvero
l'unica strada percorribile. Bisognera', invece, pensare a una
vera e propria riforma strutturale che possa, nel medio periodo,
rispondere alle esigenze del Paese, garantendo un sistema
sanitario universalistico che tenga ferma la centralita' della
persona, ma che abbia, al suo interno, meccanismi per
l'ottimizzazione dei costi. Per fare cio'- conclude Paolini- la
proposta dell'Aiop e' l'introduzione del principio della
terzieta' dei controlli, per superare il conflitto che vede lo
Stato essere regolatore, operatore e controllore delle strutture,
proprie e altrui, dare trasparenza ai bilanci pubblici e
revisionare i sistemi di finanziamento e accreditamento, in una
logica di sistema misto pubblico/privato, che possa dare
un'offerta unitaria sul territorio ed elevare la qualita' delle
prestazioni a costi sostenibili".
(Wel/ Dire)