(DIRE - Notiziario Sanita') Modena, 28 apr. - In provincia di
Modena ogni anno vengono contratti tra i 100 e i 400 tumori per
cause legate al lavoro.
Eppure ne vengono denunciati all'Ausl soltanto 12-13. "E'
evidente che c'e' un problema di tumori professionali perduti".
Lo rende noto oggi il direttore del Servizio di prevenzione e
sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Ausl di Modena, Davide
Ferrari, illustrando i dati elaborati dall'Azienda sanitaria
durante un convegno sulla sicurezza del lavoro che si e' svolto
questa mattina nel teatro del Collegio San Carlo di Modena.
"Se pensiamo che nella nostra provincia, ogni anno ci sono
circa 5.700 nuovi casi di tumore, e che una percentuale variabile
tra il 2 e l'8% e' attribuibile all'attivita' lavorativa, allora
possiamo stimare che quelli legati al lavoro sono tra i 100 e i
400", spiega Ferrari. Ma su un totale di 1.384 malattie
professionali denunciate all'Ausl nel 2010 (si tratta soprattutto
di ipoacusie e di patologie muscolo-scheletriche degli arti
superiori), soltanto 12 erano tumori. Di questi, sei erano
mesoteliomi pleurici (causati dall'esposizione all'amianto) e
altri tre tumori al polmone. "La gran parte dei tumori nascosti
sono causati da agenti chimici e colpiscono l'apparato
respiratorio", fa sapere Ferrari ricordando che tra le condizioni
rischiose ci sono l'esposizione alla saldatura dell'acciaio inox
e quella alle polveri di legno. Ma tra le malattie professionali
si contano anche i tumori cutanei, alla vescica (causato da
ammine aromatiche usate un tempo come coloranti) e al fegato
(tipici delle aziende petrolchimiche).
(Wel/ Dire)