(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 apr. - Sono stati 190 i
detenuti con disagio psichico che, negli ultimi due anni, sono
stati accompagnati dagli operatori del servizio "Sulla soglia"
attivo all'interno delle carceri milanesi di Opera, Bollate e San
Vittore. L'11% dei pazienti soffriva di schizzofrenia e altri
disturbi psicotici, il 19% di un disturbo della personalita', il
13% di disturbi dell'umore. "Nel 42% dei casi abbiamo poi
riscontrato una situazione di fragilita' -spiega Simona
Silvestro, della cooperativa "Accoglienza e integrazione" che
gestisce il servizio-. Situazioni senza una diagnosi conclamata,
ma che necessitano di una transizione tra il carcere e il mondo
esterno". I risultati del progetto verranno presentati domani,
mercoledi' 27 aprile, nell'ambito del convegno "Sulla soglia:
salute mentale tra carcere e territorio" che si svolgera' presso
l'acquario civico di Milano.
Piu' della meta' dei detenuti presi in carico (116) erano
reclusi all'interno di San Vittore, 47 nella casa di reclusione
di Opera, 26 a Bollate e tre erano in carico all'Ufficio
esecuzione penale esterna. Il servizio "Sulla soglia" e' attivo
dal 2005 e ha come obiettivo quello di sostenere i detenuti con
disagio psichico prossimi alla dimissione e aiutarli nel
reinserimento (anche lavorativo) nel tessuto sociale d'origine.
"Il disagio psichico in carcere e' un fenomeno in crescita
-spiega Simona Silvestro-.
San Vittore, in modo particolare, si e' connotato come centro
clinico specializzato per i disturbi psichiatrici. Qui arrivano
detenuti da tutta la Lombardia e la percentuale di persone con
disagio psichico e' molto elevata". All'interno del penitenziario
di piazza Filangeri, dal 2008, un centro diurno riabilitativo.
Difficile pero' sapere quanto il carcere incide sulla salute
mentale delle persone. "Sicuramente le condizioni di vita nei
penitenziari mettono alla prova le difese psichiche degli
individui e possono favorire lo sviluppo di una patologia
psichiatrica", commenta Simona Silvestro. Mancano pero' i dati e
studi approfonditi che permettano di capire quanto il carcere
influisce sull'insorgere o l'aggravarsi di una patologia
psichiatrica.
(Wel/ Dire)