"LAZIO PUNTO DI RIFERIMENTO DEL MEZZOGIORNO".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 apr. - Preservare la
fertilita' delle bambine e delle giovani donne che sono
sottoposte a trattamenti oncologici attraverso la conservazione
di frammenti di tessuto ovarico, contenenti gli ovociti, per poi
poterli reinnestare al termine delle cure. E' questo l'obiettivo
della Banca del tessuto ovarico, presentata all'Istituto Regina
Elena alla presenza del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e
del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
La Banca del tessuto ovarico, istituita all'interno della
Banca del tessuto muscolo scheletrico, e' gia' attiva e
definitivamente autorizzata dalla Giunta Polverini. Il Consiglio
regionale, inoltre, ha approvato all'unanimita' lo scorso 14
marzo la mozione, presentata da Francesco Storace e Roberto
Buonasorte e sottoscritta da Isabella Rauti, sull'istituzione
della Banca, grazie al finanziamento predisposto dal ministero
della Salute di circa 400mila euro.
"Oggi lanciamo il messaggio di speranza piu' grande che si
possa dare- ha detto Polverini, che ha visitato l'area dove e'
stata realizzata la Banca- perche' le giovani donne, quando
vengono colpite da un tumore, oltre alla paura di perdere la
vita, temono di non poter piu' diventare mamme. Grazie alla Banca
del tessuto ovarico, invece, avranno questa possibilita'". La
governatrice, dopo aver sottolineato che "siamo la prima
struttura pubblica che, grazie ai fondi del ministero, riesce a
dotarsi di questo strumento", ha specificato che "il Lazio puo'
essere il punto di riferimento per il Mezzogiorno. Mi faro'
carico di parlare con gli altri governatori per proporre delle
convenzioni, dando cosi' un'opportunita' importante alle donne
del Sud. Con la Banca del tessuto ovarico il Lazio si pone quindi
all'avanguardia".
(Wel/ Dire)