(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 21 apr. - In Africa ogni 45
secondi muore un bambino di malaria. Per combattere questa piaga
devastante l'ultima frontiera sono gli insetti ogm. In questa
direzione va un'eccezionale ricerca che vede in prima fila
l'Universita' di Perugia in team con gli studiosi dell'Imperial
College di Londra e dell'University of Washington a Seattle,
autori di uno studio pubblicato su Nature. Potrebbe essere un
passo avanti importante per sconfiggere la malaria che nel Sud
del mondo colpisce oltre 300 milioni di persone l'anno,
uccidendone circa 800.000.
L'e'quipe di scienziati, coordinati dall'italiano Andrea
Crisanti, sta sviluppando una specie di zanzare geneticamente
modificate rese incapaci di trasmettere la malaria all'uomo. Dai
risultati della ricerca emerge infatti che e' possibile
introdurre modifiche genetiche per immunizzare grandi popolazioni
di zanzare nell'arco di poche generazioni, partendo da un piccolo
numero di insetti, rendendoli incapaci di trasmettere il
parassita mortale della malaria, il Plasmodium falciparum. Gli
scienziati hanno prima 'evidenziato' il gene da colpire, poi
hanno introdotto un segmento di Dna per codificare un enzima
capace di disattivarlo e sostituirsi ad esso. Gli esperimenti
hanno dimostrato che dopo appena 12 generazioni, almeno la meta
delle zanzare avevano perso il gene fluorescente in quanto si
erano accoppiate con zanzare dotate della sequenza di Dna che
produce l'enzima in grado di eliminare la sequenza genetica
indesiderata e riparare il Dna con una copia che rende immune le
zanzare dal parassita della malaria.
"Si tratta di un entusiasmante sviluppo tecnologico -
sottolinea Crisanti - Mi auguro spiani la strada alla soluzione
di molti problemi di salute globale. Ora abbiamo in programma
altri esperimenti per determinare la sicurezza e affidabilita'
del sistema, che finora si e' dimostrato molto specifico e
selettivo". E soprattutto, in grado di conservarsi nel tempo. "La
malaria e' ancora una malattia terribile. Ci sono circa...
(Wel/ Dire)