(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 apr. - Pronto soccorso sempre piu' nel caos e sotto i piu' svariati punti di vista. A rivelarlo, lo schema di documento conclusivo sull'indagine conoscitiva sul trasporto degli infermi e sulle reti di emergenza e urgenza, agli atti della commissione Sanita' del Senato. I dati relativi al funzionamento dei Pronto soccorso sono preoccupanti e riguardano vari aspetti che sono stati presi in considerazione.
In primis, a destare forti perplessita', sono i dati relativi ai tempi di attesa, che possono arrivare fino a sette ore. La scarsa efficienza sembra dipenda anche dalla carenza di personale medico. In effetti, negli ultimi 10 anni, i Pronto soccorso hanno visto aumentare il numero degli accessi del 50%, fino ad arrivare a 30 milioni di richieste. Ma tutto questo senza un adeguamento del personale. Il quadro generale e' preoccupante, mentre sembra al limite del collasso la situazione nelle regioni del centro, in particolare in Abruzzo e Lazio. Sono queste, secondo i dati, le Regioni maggiormente interessate dall'inefficienza dei Pronto soccorso, e anche rispetto alle Regioni del Sud. Tra i problemi che sono stati presi in considerazione, oltre a quello relativo alle attese, anche quello dell'assistenza al cardiopatico acuto nei casi di emergenza, una vera e propria emergenza in campo cardiovascolare.
In questo caso la disorganizzazione interessa le regioni del Centro quanto quelle del Sud. Ad essere messo in discussione, insomma, l'intero sistema dei Pronto soccorso; l'indagine del Senato infatti punta il dito contro la gestione e la stessa qualita' dei servizi. Tutto questo a danno dei cittadini, in un campo, quello della salute, che non dovrebbe mai lasciare spazio alla disorganizzazione.
(Wel/ Dire)