CONSULTA CRITICA PROPOSTA SU GOVERNO CLINICO ALLA CAMERA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 apr. - Il Pd boccia il testo
sul governo clinico all'esame della Camera che modifica la libera
professione medica in sanita'. Il testo e' "insoddisfacente",
vede la "contrarieta' delle Regioni" e "ci riporta a 20 anni fa".
Il partito di Bersani ha riunito, nella sede nazionale del
partito, la Consulta Sanita' per approfondire i provvedimenti del
governo all'esame delle camere.
Paolo Fontanelli, responsabile Sanita' del Pd, invoca un
"confronto vero con le regioni per migliorare il sistema" e
annuncia emendamenti, il cui termine scade a fine mese.
Margherita Miotto, capogruppo in commissione Affari sociali di
Montecitorio critica un testo che "invade l'autonomia delle
regioni" e prende di petto la liberalizzazione dell'attivita'
libero professionale dei medici: "Ci riporta a 20 anni fa: il
medico potra' fare attivita' dentro il servizio sanitario
nazionale e fuori, facendo cosi' concorrenza all'azienda di cui
tra l'altro gestisce il budget". Sospetta anche "l'accelerazione"
per portare la proposta in aula che Miotto vede "in chiave
amministrative". In sostanza, "questo governo non crede nel
pubblico, e' per la deregolazione ma in sanita' le regole
servono".
Anche il senatore Ignazio Marino ritiene che il testo non
risponda alle "principali esigenze in sanita' che sono una
agenzia terza di valutazione e verifica dei risultati" e la
necessita' che "la politica esca dalle nomine dei direttori
generali e dei primari" che devono avvenire sulla base del
merito. Infine e' "totalmente assurdo il modo di affrontare la
libera professione" visto che in sostanza "si puo' fare quello
che si vuole".
(Wel/ Dire)