(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 apr. - Il digiuno e' stato a
lungo associato a rituali religiosi, diete e proteste politiche.
Per esempio i cattolici osservanti lo usano come mezzo per
purificarsi e fare penitenza. Ma forse, rituale religioso a
parte, anche chi non e' credente farebbe bene a provarlo. Pare
infatti che astenersi dal cibo regolarmente puo' far bene al
cuore riducendo il rischio di incorrere in malattie coronariche e
il pericolo di sviluppare il diabete di tipo 2. A sostenerlo sono
i ricercatori dell' "Intermountain Medical Center Heart
Institute" (Utah, Usa) guidati da Benjamin Horne, epidemiologo ed
esperto di genetica vascolare, in una ricerca presentata a New
Orleans al congresso annuale dell' "American College of
Cardiology". Seguendo circa 200 volontari che hanno digiunato per
24 ore, bevendo solo acqua, i ricercatori in particolare si sono
accorti che in assenza di cibo aumentavano sia i livelli del
colesterolo "cattivo" (LDL), che saliva del 14%, sia quelli del
colesterolo "buono" (HDL). Questo dato ha sorpreso non poco i
cardiologi perche' a prima vista e' difficile associare tutto
cio' a una diminuzione del rischio cardiovascolare. C'e' pero'
una spiegazione: ½Il digiuno - ha spiegato Horne - provoca la
fame. In risposta il corpo produce piu' colesterolo, permettendo
cosi' di utilizzarlo come fonte di combustibile al posto del
glucosio. Questo meccanismo fa diminuire le cellule adipose. Meno
cellule adipose si hanno, meno e' probabile che si arrivi
all'insulino-resistenza e al diabete». Parte della scoperta era
gia' stata anticipata dallo stesso team in uno studio del 2007
che evidenziava una associazione tra il digiuno e un ridotto
rischio di malattie alle coronarie. Stavolta, gli scienziati sono
andati a misurare altri elementi che possono portare a malattie
cardiovascolari ovvero il peso, i trigliceridi, la glicemia.
Erano tutti in calo dopo il digiuno. ½Questo significa che il
dato raccolto nel 2007 non era frutto del caso - ha riferito il
coordinatore della ricerca - realmente il digiuno puo' aiutare a
ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e diabete,
soprattutto se e' una pratica che si ripete con regolarita', per
quanto non troppo spesso». Questo recente studio ha anche
confermato precedenti scoperte sugli effetti del digiuno
sull'ormone della crescita umano (HGH), una proteina del
metabolismo. L'HGH lavora per proteggere la massa muscolare e
viene innescato, accelerato dal digiuno. Durante periodi di 24
ore di digiuno, l'HGH aumenta infatti in media del 1.300% nelle
donne, e di quasi il 2.000% negli uomini. Attenzione pero', i
cardiologi sottolineano che i dati non danno il via libera a
digiuni sconsiderati, ripetuti magari con frequenza. Benjamin
Horne ha infatti sottolineato che saranno necessari ulteriori
studi per comprendere appieno la reazione del corpo all'astinenza
dal cibo e il suo effetto sulla salute umana. Come ammettono i
ricercatori, bisogna ancora studiare gli effetti del digiuno
prima di consigliarlo come terapia e capire se realmente i suoi
effetti siano a lungo termine o si limitano ad un beneficio
soltanto momentaneo sui valori di zuccheri e grassi nel sangue. I
ricercatori, pertanto, invitano alla prudenza.
(Wel/ Dire)