SCOPERTO MECCANISMO FONDAMETALE PER MANTENERLE IN SALUTE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 apr. - Digiuno forzato? Le
cellule rispondono allungando le proprie centrali energetiche,
per sfruttare cosi' al meglio i pochi nutrienti a disposizione. A
dimostrare per la prima volta al mondo questo meccanismo
biologico fondamentale sono Luca Scorrano e Ligia Gomes,
ricercatori dell'istituto Telethon Dulbecco (Dti), presso
l'istituto veneto di medicina molecolare di Padova. La scoperta,
che ha meritato le pagine di una rivista prestigiosa come Nature
Cell Biology, chiarisce un meccanismo importante con cui le
cellule cercano di sopravvivere in situazioni di carenza di
nutrienti. E che potrebbe essere sfruttato per disegnare terapie
in grado di aiutare cellule 'sofferenti' a causa di svariate
malattie degenerative, rare e genetiche come l'atrofia ottica
dominante e la corea di Huntington, ma anche piu' diffuse come
Parkinson e Alzheimer.
Da diversi anni Scorrano e il suo gruppo studiano i
mitocondri, piccole strutture presenti in tutte le cellule dalla
'doppia personalita'': normalmente sono deputati alla produzione
di energia, ma quando le condizioni per la cellula si fanno
critiche sono proprio loro a mandarle il segnale di suicidio,
apoptosi in gergo tecnico. "È affascinante pensare come uno
stesso elemento regoli nello stesso tempo l'approvvigionamento di
energia, e quindi la vita e la morte", commenta Scorrano. È stato
proprio lui, nel 2006, a collegare per la prima volta questo
meccanismo di vita-morte alla forma dei mitocondri, studiando una
rara malattia genetica della vista chiamata atrofia ottica
dominante. "Da allora, grazie a Telethon, siamo andati avanti a
studiare il ruolo dei mitocondri nella vita e nella morte delle
cellule, in condizioni sia patologiche che normali", continua il
ricercatore del Dti.
"In questo lavoro abbiamo dimostrato come, in mancanza di
nutrienti, la cellula mandi un preciso segnale chimico ai
mitocondri, che cominciano cosi' ad allungarsi- spiega Ligia
Gomes, prima autrice del lavoro e membro di un prestigioso
programma di dottorato dell'universita' portoghese di Coimbra
(http://beb.cnbc.pt/students.asp?c=4), che le ha consentito di
trasferirsi in Italia per lavorare con Scorrano- L'allungamento
porta poi all'aumento di particolari strutture dentro i
mitocondri, deputate proprio alla produzione di energia per la
cellula: questo meccanismo le permette di sopravvivere con quel
poco che ha a disposizione. Ci sono pero' delle malattie
genetiche in cui l'allungamento dei mitocondri non avviene e
questo si traduce in una sentenza di morte per la cellula".
Ed e' proprio in questo senso che questa scoperta importante
per la biologia di base apre interessanti prospettive
terapeutiche: conoscere questo meccanismo potrebbe suggerire
delle strategie farmacologiche per mantenere le cellule in salute
grazie all'aiuto dei mitocondri. "Siamo gia' al lavoro in questo
senso, grazie anche a un recente finanziamento di Telethon, il
Program Project, che coinvolge anche altre tre gruppi di ricerca
italiani da anni impegnati nello studio delle malattie
mitocondriali- spiega Scorrano- Stiamo analizzando una serie di
composti chimici per trovare quelli capaci di modulare al meglio
l'allungamento dei mitocondri e, di conseguenza, la salute delle
cellule. Mi rendo conto che il nostro lavoro puo' sembrare molto
lontano dalla pratica clinica, ma senza la ricerca di base e'
impossibile chiarire il perche' delle cose. Per individuare una
strategia per combattere una malattia genetica dobbiamo prima
capire perche' si sviluppa: ecco perche' non mi sento molto
lontano dal paziente, anzi, sento che se nel corso della mia
carriera trovero' anche un solo farmaco, quell'unica molecola
potra' curare tante persone".
(Wel/ Dire)