(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 apr. - "E' pur vero che la
sanita' del Lazio a causa della crisi finanziaria ha gia'
raschiato il fondo del barile, ma che a pagare debbano essere
sempre i piu' deboli e' e rimane inaccettabile sotto ogni
profilo. Questa volta tocca agli ausiliari che presso l'azienda
ospedaliera San Giovanni Addolorata devono sborsare per
frequentare i corsi di formazione e conseguirne l'attestato di
qualifica Oss (Operatore socio sanitario) ben 2.100 euro. Un
business alle spalle di chi lavora malgrado il complesso
ospedaliero gia' vanti locali attrezzati per la scuola di
educazione continua in medicina e, altrettanto,corpo docente
preparato e lautamente retribuito dal San Giovanni che vi
potrebbe insegnare. Invece no. I corsi inizieranno tra un mese e
per 2.100 euro si offrono 600 ore di didattica e 400 di tirocinio
non retribuito". Lo dichiara Gianni Romano, segretario regionale
della Fials Confsal, a margine dell'incontro con una delegazione
di lavoratori ai quali i datori di lavoro hanno chiesto di
riqualificarsi in operatore socio sanitario per mantenere
l'impiego.
"A conti fatti il corso di qualifica, all'operatore sanitario
che percepisce un reddito di 16.000 euro annui, costa di piu'
diventare Oss che partecipare a un corso di laurea triennale in
scienze infermieristiche, della durata complessiva 5.600 ore
all'universita' La Sapienza di Roma. Ma ancora piu' grave-
prosegue Romano- e' il fatto che il costo dell'iscrizione e'
stato deliberato da un Ente gia' finanziato con i fondi i
pubblici regionali per tutte le attivita', didattica compresa.
Vorremmo ricordare inoltre la dinamica della questione anche in
termini di legge, affinche' le autorita' regionali preposte a
rispondere e a legiferare possano dare risposte esaurienti
sull'argomento".
(Wel/ Dire)