INDAGINE NESTLE'-ALIAS: INDICATORI DI UN CORRETTO STILE DI VITA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 7 apr. - Che i cereali
integrali 'facciano bene' e' un dato ormai acquisito non solo
dagli addetti ai lavori ma anche dai comuni cittadini. E che
sempre piu' italiani consumino il cereale nella sua interezza e'
confermato proprio da una ricerca di Nestle' secondo la quale un
terzo delle donne italiane mangia abitualmente cereali a
colazione. Un'ottima abitudine, come confermano i 60 addetti ai
lavori tra nutrizionisti, dietologi, gastroenterologi e medici di
medicina generale coinvolti. Ma sui benefici serve chiarezza.
L'indagine sulle donne commissionata da Nestle' all'istituto
di ricerca Ales, ha dimostrato che i cereali integrali possono
essere considerati una cartina tornasole per indicare un corretto
stile di vita: le donne che si alimentano abitualmente con i
cereali non raffinati hanno, infatti, piu' delle altre,
l'abitudine dei 5 pasti al giorno (lo spuntino prima di pranzo:
55% contro 40% e la merenda 79% contro 56%) e di una colazione
piu' varia. Chi consuma abitualmente cereali integrali rispetto
agli altri intervistati, inoltre, associa preferibilmente latte
(38% contro 23%), yogurt (43% e 20% rispettivamente), spremute
(25% contro 11%), miele (21% contro 9%).
"Incentivare il consumo di cereali integrali e' utile per
seguire una dieta piu' equilibrata e favorire il proprio
benessere" ha affermato Michela Barichella, responsabile medico
Uoss dietetica e nutrizione clinica Icp Milano.
Tra i consumatori, pero', resta ancora molto da fare in
termini di informazione corretta: la meta' della popolazione
ignora infatti la differenza tra cereali integrali e cerali
raffinati - e' migliorata la qualita' del prodotto e quindi viene
meno la tradizionale visione del cereale integrale quale sinonimo
di crusca - e sui benefici non ci si discosta dal binomio
crusca-miglioramento del transito intestinale. Nei cereali
integrali, infatti, oltre alla fibra c'e' di piu', come
dimostrano i numerosi effetti positivi che si associano ad una
dieta ricca di cereali integrali: la riduzione del rischio di
patologie cardiovascolari, la diminuzione della probabilita' di
aumentare di peso nel tempo e il miglioramento della sensibilita'
insulinica, fattore importante per la prevenzione del diabete. La
letteratura scientifica e' quindi concorde nel definire i
benefici dei cereali integrali e anche la comunita' medica
italiana pare uniformarsi, anche se in termini molto generali.
Gli opinion leader scientifici sono attori chiave nell'opera
di divulgazione dei benefici dell'integrale. L'indagine di Nfi
Nutrition Foundation of Italy ha evidenziato come l'importanza
dei cereali integrali in una dieta corretta sia ormai opinione
condivisa. "Ci sono pero' almeno due fattori che impediscono alla
comunita' scientifica di arrivare ad avere linee guida precise,
per lo meno in Italia: la mancanza di una definizione univoca di
cereale integrale con la conseguente difficolta' nel consigliare
una quantita' ideale da consumarsi giornalmente" ha dichiarato
Andrea Poli, direttore scientifico Nfi.
Nestle', da parte sua, contribuisce a risolvere il problema
proponendo una semplice interpretazione operativa: cereale
integrale e' quello a chicco intero, che conserva intatte tutte
le proprieta' che vanno perdute con la raffinazione. Ai benefici
dei cereali integrali contribuiscono tutti i loro principi
nutritivi, che comprendono vitamine (gruppo B e vitamina E), sali
minerali (ferro, magnesio, zinco, potassio, selenio), acidi
grassi essenziali e vari fitocomposti (sostanze di origine
vegetale che recano benefici funzionali per l'organismo). Molte
delle sostanze 'preziose' si trovano nel germe e nella crusca,
come gli amidi resistenti, gli oligosaccaridi, l'inulina, i
lignani, i fitosteroli, l'acido fitico, i tannini, alcuni lipidi
e antiossidanti, come gli acidi fenolici e i flavonoidi. Questi
nutrienti hanno sicuramente un effetto additivo e sinergico sulla
salute.
Nonostante queste informazioni e' per ora difficile definire i
consumi ottimali di cereali integrali sia per la popolazione
generale che per le diverse fasce di eta'. Al momento attuale
non e' certo semplice fornire indicazioni utili agli italiani che
non sempre sono consapevoli dell'importanza per la salute di un
apporto adeguato di cereali integrali mentre conoscono bene il
valore di altre abitudini salutari come 30 minuti di attivita'
fisica al giorno (prima regola da seguire per il 78% delle donne
italiane intervistate), bere quotidianamente 8 bicchieri d'acqua
(importanti per il 69%), il consumo regolare di pesce
(riconosciuto dal 67% del campione) e le 5 porzioni di frutta e
verdura (63%).
(Wel/ Dire)